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Magda Negri

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3 giugno. Partecipo  alla riunione della Giunta provinciale  a Torino con alcuni parlamentari sull’alluvione ha evidenziato oltre alla pesantezza dell’ultimo evento alluvionale, il buon lavoro svolto in pochi anni da Provincia e Regione Piemonte nella messa in sicurezza dei fiumi e nella prevenzione. Resto ammirata da una giovane donna ingegnere a capo dei servizi regionali della Protezione civile.

Mi chiedo se la frana di torre Pellice fosse evitabile in qualche modo e se si poteva evacuare prima  le famiglie, ma tutti gli esperti dicono che era un terreno molto alberato  e che la tragedia è stata davvero insospettabile. In giornata telefono a dei conoscenti in Val Grana (CN) per sapere se sono caduti dei ponti. Castelmagno è isolata e non ricordano una simile alluvione negli ultimi 40 anni.

Alla sera arrivo giusto in tempo a Roma per partecipare alla manifestazione "Abbiamo fame di libertà" organizzata in occasione della visita di Ahmadinejad che ha appena confermato che Israele va distrutta. Siamo in pochi nella piazza del Campidoglio e con una forte presenza organizzata dell’Ugl e della destra che ha portato le bandiere. La cosa non mi imbarazza ma non capisco la nostra relativa assenza.

Ci sono due grandi schermi che proiettano immagini atroci di esecuzioni capitali a Teheran e di repressioni poliziesche contro  gli studenti iraniani. Quando si spengono le luci sul Campidoglio per tre minuti restano solo le immagini degli impiccati, molti dei quali donne, giovani e ragazzi. Tornando con la mia amica Barbara Pollastrini ragioniamo  di come riprendere la battaglia su diritti e laicità del Pd e la trovo piuttosto preoccupata dello stato dle nostro dibattito interno ...

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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