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Magda Negri

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La soluzione di una crisi che è politica-strutturale e non solo numerica si avvia- sembra -  verso la soluzione più continuista. Il tutti a casa di D’Alema sarà forse “tutti insieme, tutti come prima”. Avrei preferito una scelta coraggiosa di governo istituzionale affidato a personalità come Amato per  una riforma elettorale che tagliasse non tanto le ali, quanto costringesse tutti ad aggregarsi (legge spagnola?) e portasse il Paese in un tempo ragionevole alle elezioni. Sembra non sarà così; non solo per paura delle elezioni o di aprire un processo al buio e non solo perché anche la destra non è pronta, ma perché- sembra di capire – riteniamo di avere sufficienti energie politiche per rinsaldare  la coalizione dell’Unione e aprirla anche a istanze moderate, che pensano a un bipolarismo moderato (vedi Follini) e di essere adempienti al mandato elettorale del 2006. E’ una scommessa e una sfida al tempo stesso, per la quale, però, conoscendo ormai le forze politiche in Senato, mi pare più elevato l’azzardo che non la razionale determinazione.

Ancora in queste ore numerosi esponenti della sinistra identitaria-conservatrice giurano che non voteranno nessun rifinanziamento alla missione di pace in Afghanistan. Il nuovo mandato a Prodi potrà durare?Essere rispettato e obbedito?

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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