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Magda Negri

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Renzi ha fatto un patto di tre anni con il parlamento per riforme strutturali e profonde. Francamente, se non si tagliano spesa pubblica e tasse, come fino ad ora non è stato fatto, non vedo una vera fattibilità di questa ambizione riformatrice.

Forse incroceremo un po’ di ripresa nella coda finale della grande crisi ma il governo deve mettere ordine e gerarchia nella scala delle riforme, troppi annunci rischiano di creare aspettative eccessive mentre i risultati saranno a lungo termine.

Se andrà così, faccio gli auguri a Mogherini per il suo importante incarico ma resta legittima la domanda: è giusto spostare un ministro ai suoi esordi come fosse una pedina? Davvero non avevamo altre risorse più forti e collaudate da proporre alla politica estera europea? Speriamo che il gioco tra gli spostamenti annunciati non sia a somma zero.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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