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Magda Negri

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Ah se fosse ancora vivo Pietro Scoppola, che teorizzò la fine della Repubblica dei partiti..!
Vedrebbe oggi partiti miniaturizzati che contendono per il governo animati solo da feroce istinto del potere personale..che studiano staffette e comitati di compensazione extraparlamentari, che interpellano gli iscritti come fans per confermare accordi traballanti...che stravolgono la Costituzione cercando premier fantoccio..teste di legno inginocchiati davanti ai due consoli.
Per i 5s palazzo Chigi é il Palazzo d' Inverno da conquistare todo modo..a qualunque prezzo e mistificazione programmatica...pena la crisi del movimento.
Per Salvini la presa del governo é il medium per testare la sua creatura: la nuova Lega lepenista e anti europea che sfida Merkel con Borghi e incomincia a denunciare parte del debito pubblico.
Ma la cosa che mi interessa di più sottolineare in queste ore non sono tanto gli aspetti programmatici, quanto la feroce natura partitocratica di queste due formazioni politiche che hanno entrambe una natura intimamente totalitaria.
Se il governo nascerà grazie alla combinazione non necessaria fra 2 elettorati populisti, nascerà in Italia un nuova questione democratica.
 
In merito a queste mie valutazioni confrontare anche il seguente articolo..!
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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