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Magda Negri

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Oggi in Gran Bretagna si mette alla prova l'ideologia nazionalista e antieuropea di Nigel Farage, Beppe Grillo, Alternativa per la Germania ecc.

Non è vero che il nostro è un tempo privo di ideologie. Di quelle novecentesche forse, ma il tempo della globalizzazione difficile e della lunga crisi economica ha generato in Europa più che altrove, le due ideologie dominanti del "sovranismo" e del "nuovismo". Ideologie facili, prêt-à-porter, poco impegnative.

Faccio queste riflessioni perché mi stupisce la piega che sta prendendo il dibattito dopo il ballottaggio delle amministrative.

Facendo zapping tra i vari talk show, scopro per caso che il grande sociologo il prof. Luigi Bobbio considera Chiara Appendino la reincarnazione di Valentino Castellani ossia espressione di una sinistra nuova, che Michele Migliano, governatore della Regione Puglia, definisce il Movimento 5Stelle la sinistra che noi avremmo voluto essere. Che Davide Serra, giovane star del capitalismo finanziario, avrebbe voluto Appendino e Raggi nel PD; che la vice presidente della Regione Emilia Romagna, la prof.Elisabetta Gualmini, presidente della Fondazione di ricerca "Istituto Carlo Cattaneo", se fosse stata a Torino, avrebbe avuto molti dubbi se votare Fassino o Appendino.

Parlo di esponenti, alcuni di "sinistra sinistra", altri ultras renziani. Ma il risultato non cambia: non contano i programmi, le sfide vinte e quelle impostate, la natura di un movimento che è unico sia al centro che nelle città. Basta una narrazione lieve, il non conflitto e la non proposta, volti accattivanti sospinti da una ferrea organizzazione oligarchica ma che sta dietro le quinte.

Grande confusione, pessima politica.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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