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Magda Negri

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Mentre il Pd è impegnato in una logorante campagna congressuale arrivata troppo tardi, per responsabilità di molti, le vecchie e le nuove forze politiche europee sono al nastro di partenza per una campagna elettorale decisiva per il futuro dell'Europa.
Pubblico questo interessante sommario uscito nel dossier "Verso il nuovo Parlamento"su il Fatto Quotidiano di ieri 8 gennaio, che dà conto non solo di ipotetici numeri dei gruppi parlamentari, ma delle dinamiche culturali e politiche che sono ad essi sottesi.
I partiti tradizionali sono saranno travolti, credo, ma la galassia e i sovranisti di destra e del movimentismo contraddittorio dei 5S e dei gillet gialli, influirà sul ruolo geo - politico dell'Europa, e sui tempi e modi del rafforzamento o disgregazione dell'architettura europea.
Viviamo tempi storici, faticosi ma certamente storici, che non basta definire "di passaggio".
Mi piacerebbe se ci fosse una capillare e ricca discussione su tutto questo, un confronto non limitato ai social e agli specialisti: se riuscissimo a dare alle persone cosiddette comuni il senso dell'Europa nella loro vita quotidiana.
Alla luce di queste necessità spero che il nostro congresso sia ricco ma non stupidamente divisivo e che i democratici capiscano bene il senso di questo passaggio.
 
 
Proiezioni di "politico.eu" aggiornate al 7 gennaio su dati forniti dal Parlamento europeo.
 
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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