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Magda Negri

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Ho pubblicato con convinzione questo post di Macaluso, che ben sottolinea i rischi di una infinita "ammuina" delle "non scelte" governative e del protrarsi di una discussione post primarie nel Pd.

Su questo punto spero invece che nasca in tutti una gran voglia di esserci, di pensare, di lavorare insieme, di fare opposizione, la più incisiva possibile contro questo governo.

Di invertire il degrado culturale dell'impasto di rancore e razzismo che ieri hanno denunciato davanti al parlamento i Servizi Segreti....

Addirittura il rapporto dei Servizi, che deve occuparsi non solo di rischi alla sicurezza..ma di spirito pubblico e cultura di massa.

Per questo dobbiamo far vedere al paese che il Pd c'è, e tutto sommato resta l'unico appiglio e speranza contro il nazional populismo.

Un ultimo pensiero...Che fine hanno fatto quei due ragazzi sessantenni che rispondono ai nomi di Bocciardi e Nozzoli e che ho lasciato al telefono ieri notte al Carrefour mentre cercavano la colla giusta per attaccare i manifesti di Zingaretti?

Una volta almeno i circoli ti davano la colla..non dovevi precipitarti nei supermercati notturni.

Buone primarie a tutti.

Ci siamo anche molto divertiti.

da E. Macaluso

"LO STALLO FINO ALLE EUROPEE, LA REAZIONE DEL SINDACATO

Il governo non vive, sopravvive, in attesa delle elezioni europee. Di Maio è nei guai e vuole recuperare credibilità, costi quel che costi al Paese. Salvini dopo le elezioni sarde aveva detto che bisognava aiutare il socio grillino. Il quale, per essere aiutato, deve bloccare gli obiettivi che Salvini vuole conseguire. Infatti, il Di Maio in un’intervista oggi a repubblica, tra il dire e il non dire, fa capire che il supplemento di autonomia delle Regioni del Nord, che si vogliono intascare le imposte, per ora non si fa, si discute e si ridiscute, penso fino alle elezioni. Ma Salvini su questo è molto pressato dai leghisti del Nord, soprattutto dai Governatori di Lombardia e Veneto che vogliono la legge subito, prima delle elezioni europee. L’altro nodo è la TAV. Di Maio dichiara continuamente che non si farà. Grillo ha fatto una dichiarazione in cui drasticamente dice: la Tav non si deve fare. E avverte Di Maio che in caso contrario sarà sfiduciato. Ma anche su questo Salvini deve fare i conti con i suoi capi-elettori del Nord. È chiaro che su altre questioni, che interessano soprattutto il M5S, Salvini metterà il freno elettorale.

Intanto, arrivano pesanti avvertimenti dall’Europa e da altri centri internazionali, che seguono l’andamento dell’economia europea, sulla gravità della situazione italiana, dei suoi conti pubblici, che costituiscono un rischio per tutta l’Europa. Il finto Presidente del Consiglio, invece, semina ottimismo fondato sul nulla. Preoccupa il fatto che sui giornali si parla di questo e di altro, anche oggi, ma non si coglie una reazione adeguata allo sfascio del Paese. I sindacati hanno in parte avvertito che sarà il mondo del lavoro a pagare il costo del disastro e hanno dato i primi segnali di lotta.

L’opposizione politica c’è nel Parlamento, ma non nel Paese. Fatte le cosiddette primarie il Pd sarà impegnato a discutere e guerreggiare sui risultati e le conseguenze del voto. È questo il motivo per cui spero che il sindacato, in questa fase, assuma un ruolo primario, senza snaturare il carattere che deve avere un movimento sindacale, ma dando anche rilievo politico, nella lotta, alle condizioni del governo del Paese, alla paralisi e a una recessione che, come dicevo, pagheranno soltanto i lavoratori e i giovani disoccupati."

28 febbraio 2019

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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