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Magda Negri

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Cedendo alle pressioni di mia figlia, e all'evidenza dello specchio, ho deciso per la prima volta di iscrivermi a un serio corso di ginnastica.
Il complesso delle piscine e delle palestre di Corso Galileo Ferraris offre possibilità a tutti.
Cerco almeno, a giorni alterni, di fare lezioni organizzate o attrezzi, sotto nella sala generale, seguita dagli istruttori.
L'ho presa sul serio: è faticosissimo, e mi diverto anche!
Però il pensiero che mi ha illuminato in queste prime lezioni è non tanto il vecchio concetto di "mens sana in corpore sano", quanto il concetto di grazia e bellezza.
Non la mia naturalmente, nè quella delle mie mature compagne di corso, ma quello della mia istruttrice Sara: una ragazza di 27 anni che fa ginnastica e danza da quando ne ha 5.
Pur nella mia ignoranza, la prima volta che l'ho vista muoversi, ho osato chiederle se lei non fosse per caso una ballerina.
Lo è infatti, di danza moderna e classica insieme, e ha anche partecipato a numerosi spettacoli.
Adesso va a Parigi per specializzarsi su una specifica forma di danza - fitness molto particolare e difficile.
Fuori, al bar, è una ragazza come tante; di normale altezza, esile, sportiva.
Quando fa lezione si trasfigura: ogni movimento diventa armonia, scioltezza, quasi nobiltà.
Le lezioni si fanno davanti a grandi specchi, come è noto, e mi chiedo quanti anni di lavoro sul proprio corpo, di concentrazione, di governo di ogni muscolo e di ogni postura, ci vogliono per realizzare quelle movenze perfette e libere che sono parte naturale di lei.
Impietoso, impietoso il confronto, tra questo corpo libero e scioltissimo e i nostri faticosissimi movimenti appesantiti - almeno i miei - dai chili e dagli anni.
Però ci provo, consolandomi con l'idea che anche le peggiori possono migliorare e uscire da tanta goffaggine.
 
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
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Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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