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Magda Negri

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Aspettando il voto umbro, si succedono riflessioni e interviste di dirigenti nazionali del Pd che si possono così ordinare, sommariamente.

Franceschini e Bettini per un organica e necessitata alleanza strategica di lungo periodo con i 5Stelle, in una prospettiva maggioritaria di costruzione di un nuovo centro sinistra.
Allo stesso si può dire di Cuperlo, ma mi sembra che in lui la scelta anti proporzionale non sia così netta.
Morando argomenta oggi con chiarezza che la cultura liberal socialista é essenziale per farne il pilastro di un nuovo centrosinistra, che comprenda anche i 5s.
Ma la proposta politica deve affinarsi molto.
Per ora non tutto funziona.
Orfini e i suoi mi sembrano nettamente ostili a un rapporto strutturato con i 5S.
Penso che voglia una legge proporzionale... ma sarà lui a specificare..
Nardella vuole togliere il logo al partito e tutto sommato sembra rimpiangere e soffrire l' uscita di Renzi.
Da molti dirigenti regionali come Gori e Bonaccini pensano a un riformismo dal basso... con nuovi protagonisti.
Calenda non concepisce il rapporto, anche tattico, tra riformisti e populisti e se ne è andato carico di sdegno.
Renzi fa da sé e dice che al prossimo voto nazionale sarà contro i 5S.
Dal mio sommario e confuso riassunto emerge che Zingaretti ha fatto bene a d annunciare un prossimo congresso.
Urge chiarezza di analisi e conseguente assunzione di responsabilità.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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