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Magda Negri

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Con tutto il rispetto per Bettini, al referendum del 21 Settembre voterò come ho deciso io, cioè "No".
No, perché la riduzione del numero dei parlamentari non è frutto di una sensata riforma costituzionale, ma un vergognoso cedimento al populismo grillino, al suo disprezzo plebeo e reazionario contro la democrazia rappresentativa e agli eletti dipinti come ladri... nullafacenti... improduttivi.
No, perché il prezzo che il Pd ha ritenuto di dover pagare è stato l'abbandono della riforma elettorale del sindaco d' Italia (presente nella mozione Zingaretti) per approdare al proporzionale puro: la legge del '92... che finì con i referendum maggioritari.
No perché non ci sarà nessun Germanicum... specchio per le allodole e gli sciocchi di ogni colore.
Renzi, Leu, Calenda, Brunetta stanno già trattando per l'abbassamento della soglia a livelli minimi.
Una vicenda tragica... che va contro tutta la storia del Pd..il senso stesso della sua nascita.
Io sto con il Pd.
Quindi No..No..No.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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