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Magda Negri

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Non avremo neppure questa volta la rottura simbolica storica di una presidente donna.
Mi dispiace davvero, anche se Draghi è e sarebbe il vero campione.
Ma talvolta accade che in situazioni confuse, quasi per paradosso, soluzioni non di primissimo piano si affermino con la forza dirompente di nuovo corso.
Le candidate donne, buttate sul tavolo senza convinzione e con manifesta strumentalità, sono cadute per motivi politici.
Cantarbia perché non piace ai 5S, Severino perché fa impazzire Forza Italia, Belloni perché inquieta non solo Renzi, ma tutti i centristi e parte del Pd.
Ci sono ragioni vere di perplessità sulla sua attuale funzione, ma difficile vederla come la spia del secolo o uno 007.
Fino a quando sono stata in parlamento, fino al 2012, era nota come una bravissima diplomatica, che avrebbe potuto fare il Ministro degli Esteri.
Resta per me un mistero come e perché Lega e Forza Italia abbiano mandato così al macello la Presidente del Senato.
Non ce la fece 20 anni fa la grandissima Emma Bonino, non ce la faranno neppure questa volta queste rispettabilissime signore.
Intorno alle candidature femminili non si costruiscono alleanze, non si costruisce potere vero.
Se mi sbaglio sarò felice di essere smentita.
Se no, ci lascino in pace, non facciano propaganda su cose in cui non credono.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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