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Creato: Venerdì, 12 Febbraio 2021 07:41
Concordo con Edo Ronchi e Gentiloni.
La sfida del nuovo superministero sulla transizione ambientale è entusiasmante.
70 miliardi di euro di capacità di spesa su circa 200, pari al 37% di tutte le risorse stanziate, ne fanno una specie di governo nel governo o almeno il suo hardcore.
In Francia non ha funzionato, ma forse in Spagna e Svizzera sì.
Richiede una lettura con lenti ambientali di ogni tipo di intervento.. non solo green.
Bisognerà chiamare a concorso le competenze scientifiche e tecnologiche più avanzate, pena il moltiplicarsi di conflitti e veti.
Dovremo tutti imparare molto e imparare cose nuove.
Almeno io.. che per le questioni ambientali ho una sincera passione con una proporzionale sincera ignoranza.
Ma lì si incuba tanto del futuro degli umani e non solo.
Speriamo che i ragazzi di Greta, protagonisti dei Fridays for Future, ci considerino interlocutori affidabili.
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Creato: Mercoledì, 10 Febbraio 2021 19:56
Le cose sembrano volgere al meglio per il governo: il gran colpo di teatro, la triangolazione perfetta, Palazzo Chigi, Grillo, associazioni ambientaliste han strappato a Draghi la promessa del super ministero per l'ambientalismo e lo sviluppo (soffia il vento d'Europa) e la consultazione su Rousseau sarà una specie di referendum confermativo.
Più passa il tempo più emergono le caratteristiche particolarissime di questo Governo del Presidente, che è cosa tutta diversa da un pur vastissimo governo di coalizione che nasca dalle autonome trattative dei partiti.
Il Pd fa bene, in questi giorni e ore, a specificare la diversa natura delle due forme di governo.
Qualcosa di questa discussione è emerso anche nell'ultima nostra direzione regionale.
Ma pesa ancora l'amarezza per un governo "sgambettato" e l'esigenza di capire bene come sono andate le cose, al di là delle ricostruzioni giornalistiche.
In queste ore mi succede di pensare alla diversa sorte del governo spagnolo, che aveva punti di somiglianza con il "Conte bis": Psoe, Podemos, più una piccola forza di destra come Vox e partiti autonomisti.
Apparentemente una composizione ancora più problematica della nostra, che però ha retto e regge per la forza egemonica e per l'abilità tattica di Psoe e di Sanchez.
Giuro che non l'ho fatto apposta.. però ieri sera sfogliavo il numero 12 della rivista "Mondo Operaio" e leggevo l'articolo di Guglielmo Epifani sul progetto riformista della ricostruzione dell'area del centro sinistra.
Mi è caduto l'occhio su questa frase: ..."Quel meccanismo tutto nostrano del ricorso ai tecnici, che ha segnato la storia degli ultimi 20 anni: un segno insieme del limite della responsabilità politica e dell' impotenza a governare. In un sistema politico che funziona in rapporto tra funzione tecnica e funzione politica, non vive di delega o contrapposizione, ma di cooperazione e integrazione.
L'idea che un paese, di fronte alle difficoltà, debba ricorrere a un salvatore terzo, è il segno di una diserzione morale della rappresentanza politica, che si dimostra non solo incapace di governare, ma soprattutto non degna di poterlo fare e impotente".
Così, mi è cascato l'occhio!