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Magda Negri

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Congratulazioni Antonio!

Il mio giovane e brillantissimo amico Antonio Funiciello, che fu direttore di Libertà Eguale, nominato Capo di Gabinetto del Presidente Draghi.
Lo era stato anche di Gentiloni.
Sono immensamente soddisfatta.. un raro caso di riconoscimento del merito, della passione e della tenacia.
 
 
L' ultimo libro di Antonio Funiciello.
Parla molto di America ma non solo...
 

Buon lavoro...il tempo fugge

Sulla composizione del governo si aggirava uno spiritello neoqualunquista, la Speranza cioè che Draghi si sarebbe eretto a dux dictator sterminatore delle rappresentanze politiche vecchie e nuove.
Non è andata così.. è nato un governone con un eccellente composizione tecnica e rappresentanze politiche proporzionali alle composizioni parlamentari.
Anche i rappresentanti della destra sono tra i più centristi ed europeisti sul mercato.
Quindi buon lavoro, In fondo il tempo fugge.

Risultato immagini per nuovo governo

 

 

 

 

Spero nello Sputnik...

Una mattina e 2 tentativi falliti.. nella stessa Asl... perché i medici di base hanno gli studi vicini.
Incomincio per mia mamma, 93 anni .. invalidissima, affetta anche da demenza senile.
"Sarà tra i primi ad essere vaccinata... vero, dottore?"
Risposta.. "Non abbiamo nessuna notizia.. Ripassi"
Allora provo dal mio medico... 3 isolati più in là.
Ho 71 anni... ora sto bene, ma per gravi problemi di salute pregressi non credo di avere un sistema immunitario a prova di bomba.
E' chiaro che lo infastidisco... che la stessa domanda è già stata fatta da tante persone.
Ne sa ancora meno dell' altro... non può prenotarmi ... mi telefonerà.
Mi sa che sui vaccini la Ue ha toppato.
Spero nello Sputnik.
 
 

Nuove sfide

Concordo con Edo Ronchi e Gentiloni.
La sfida del nuovo superministero sulla transizione ambientale è entusiasmante.
70 miliardi di euro di capacità di spesa su circa 200, pari al 37% di tutte le risorse stanziate, ne fanno una specie di governo nel governo o almeno il suo hardcore.
In Francia non ha funzionato, ma forse in Spagna e Svizzera sì.
Sarà molto difficile..
Richiede una lettura con lenti ambientali di ogni tipo di intervento.. non solo green.
Bisognerà chiamare a concorso le competenze scientifiche e tecnologiche più avanzate, pena il moltiplicarsi di conflitti e veti.
Dovremo tutti imparare molto e imparare cose nuove.
Almeno io.. che per le questioni ambientali ho una sincera passione con una proporzionale sincera ignoranza.
Ma lì si incuba tanto del futuro degli umani e non solo.
Speriamo che i ragazzi di Greta, protagonisti dei Fridays for Future, ci considerino interlocutori affidabili.
 

Mi è caduto l'occhio!

Le cose sembrano volgere al meglio per il governo: il gran colpo di teatro, la triangolazione perfetta, Palazzo Chigi, Grillo, associazioni ambientaliste han strappato a Draghi la promessa del super ministero per l'ambientalismo e lo sviluppo (soffia il vento d'Europa) e la consultazione su Rousseau sarà una specie di referendum confermativo.
Più passa il tempo più emergono le caratteristiche particolarissime di questo Governo del Presidente, che è cosa tutta diversa da un pur vastissimo governo di coalizione che nasca dalle autonome trattative dei partiti.
Il Pd fa bene, in questi giorni e ore, a specificare la diversa natura delle due forme di governo.
Qualcosa di questa discussione è emerso anche nell'ultima nostra direzione regionale.
Ma pesa ancora l'amarezza per un governo "sgambettato" e l'esigenza di capire bene come sono andate le cose, al di là delle ricostruzioni giornalistiche.
In queste ore mi succede di pensare alla diversa sorte del governo spagnolo, che aveva punti di somiglianza con il "Conte bis": Psoe, Podemos, più una piccola forza di destra come Vox e partiti autonomisti.
Apparentemente una composizione ancora più problematica della nostra, che però ha retto e regge per la forza egemonica e per l'abilità tattica di Psoe e di Sanchez.
Giuro che non l'ho fatto apposta.. però ieri sera sfogliavo il numero 12 della rivista "Mondo Operaio" e leggevo l'articolo di Guglielmo Epifani sul progetto riformista della ricostruzione dell'area del centro sinistra.
Mi è caduto l'occhio su questa frase: ..."Quel meccanismo tutto nostrano del ricorso ai tecnici, che ha segnato la storia degli ultimi 20 anni: un segno insieme del limite della responsabilità politica e dell' impotenza a governare. In un sistema politico che funziona in rapporto tra funzione tecnica e funzione politica, non vive di delega o contrapposizione, ma di cooperazione e integrazione.
L'idea che un paese, di fronte alle difficoltà, debba ricorrere a un salvatore terzo, è il segno di una diserzione morale della rappresentanza politica, che si dimostra non solo incapace di governare, ma soprattutto non degna di poterlo fare e impotente".
Così, mi è cascato l'occhio!
 
 

Ciao Franco... A ognuno il suo tempo

Mi dispiace tanto per la morte di Franco Marini.
L' avevo conosciuto in Senato nel 2006.
Uomo davvero affascinante... con una personalità magnetica.
Come presidente del Senato faceva un po'di pasticci..
Era un sindacalista, in fondo, ma era così simpatico che gli si perdonava tutto.
Incominciò a cedere un po' dopo la morte della moglie.
Si occupava molto di fare dialogare, far lavorare insieme noi che venivamo da mondi culturali diversi.. specialmente quando si trattava di temi eticamente sensibili.
Mi piace ricordarlo in una festa di fine estate che facemmo come gruppo dell'Ulivo.
Intorno a lui si creavano naturalmente gruppi e capannelli.. si discuteva... si rideva.
Gran personaggio.. innamorato del suo Abruzzo... del suo cappello di Alpino.
Animatore anche dell' intergruppo sulla montagna.
Se ne va questa straordinaria generazione... e noi ci sentiamo più soli.
Tant' è.
A ognuno il suo tempo.
 

Bisogna chiarirsi le idee..

Secondo caffè ed ascolto di numerose rassegne stampa.
Essendo sola questa domenica con mia mamma, per influenza della signora che viene 2 o 3 ore la domenica, devo aspettare che si svegli il mio amico del Circolo 9 per portarmi gentilmente i giornali.
Però mi sono fatta un'idea abbastanza chiara di quello che sta succedendo.
Le parole di Cristine Lagarde alla stampa francese... le considerazioni del Presidente della Banca d'Italia Visco... le reazioni dei mercati per il varo del governo Draghi, rivelano quello che noi tendiamo a rimuovere a corrente alternata: l'eccezionale gravità della situazione italiana.
Eccezionale per il debito pubblico accumulato... per le riforme non fatte.. per la crisi sociale.
Questo governo cercherà di essere un rimedio.
A ben guardare sembra un governo a strati, che nascerà per sedimentazione e accumulo di quelli precedenti.
Dovrebbe essere più tecnico che politico... nasce con la benevolenza dei sindacati.
Politicamente parlando, non capisco i travagli dei 5S.
Sono gli unici che hanno già governato con la Lega e avrebbero continuato a farlo... se la Lega non se ne fosse andata.
Il PD non può che starci... convinto o meno.
Per la Lega si pone un problema di prima grandezza.
Finito l' antieuropeismo incarnato fino a ieri?
Stanno nel governo per controllare il tesoro del Recvery o il loro ingresso nel governo equivale al voto dei 5S nel 2019 per la Presidente della Commissione Europea Ursula VdL?
Dalla risposta vera a questa domanda dipendono tante cose per le elezioni politiche del 2023... o prima.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
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Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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