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Magda Negri

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Pieni poteri

Ho dormito molto poco e tenuto la televisione accesa per seguire la situazione.
Sento adesso, a lato del comizio di Pescara, che Salvini scarica tutti i potenziali alleati e chiede agli italiani "pieni poteri".
Sfida massima.
Situazione assolutamente nuova.
Zingaretti ha risposto bene e Prodi ha rafforzato la proposta del fronte democratico con l' auspicio di un leader che unisca un centrosinistra con troppi solisti.
Non so se ci sarà tempo per primarie di vario tipo.
Adesso bisogna correre.
Temo per una finanziaria anticipata e confusa.. lo spread che riesplode.
Salvini vuole portare l'Italia fuori dall' Europa, non potendo per ora portarla fuori dall' euro, e vuole sostanzialmente cambiarne la collocazione geopolitica.
Anche per questo la sfida è massima.
 
 

Controordine

Controordine rispetto al mio post di ieri.
Sembra che la crisi ci sarà..che Salvini abbia incontrato Conte per chiedergli le dimissioni e Conte ha finito adesso di fare una conferenza stampa che è un atto di accusa contro gli interessi particolaristici di Salvini, che vuole capitalizzare il consenso presunto.
Rottura politica, umana ..guerriglia.
Come milioni di italiani ..aspetto.
Impossibile prevedere.
Prepariamoci al voto..piuttosto presto.
 

Crisi pilotata

Ascoltando in diretta il comizio di Salvini a Sabaudia ..
Penso che ha ragione De Angelis.
E' partita una trattativa nella maggioranza.
Una crisi pilotata, stile prima Repubblica, ma populista.
Forse possono aprirsi altri scenari, ma mi sembra che voglia continuare a provarci.
Non apre lui la crisi..continua il pressing e gioca a fare il premier ombra e il leader della destra maggioritaria..
La tira in lungo e il paese aspetta.

"Meglio perdere che perdersi"

Veltroni scrisse qualche anno fa la famosa frase: " Meglio perdere che perdersi".
Ci appassionammo in non moltissimi.. tra cui Parisi ed io.
Potremmo mandarla in forma di post alla triste brigata dei 5S, che questo pomeriggio fingeranno di stracciarsi le vesti sulla Tav.
Ieri invece su un decreto da gringos, buoni buoni con la puzza al naso, addirittura di una certa realpolitik.
Per perdersi bisogna almeno per un tempo breve esserci stati..consapevoli di sé e della propria funzione.
Fulminati dal glamour e dal fascino del potere si sono in un secondo disintegrati, con ignominia.
Basta aspettare.
 

Indizi di un mondo che cambia.

Una mia cara amica di Novara ha un figlio di 42 anni che da quando ne ha 25 gira il mondo come consulente, dipendente di una grande società finanziaria.
Moltissimo lavoro, grandi guadagni, vita randagia, molto studio.
Mi era sembrata sempre una vicenda eccezionale per un ragazzo che non aveva fatto, in fondo, studi in Università straordinarie.
Una vicenda di rischio e di successo.
Questa tipologia professionale deve essersi moltiplicata.
Domenica mattina, al bar suggestivo di fronte alla Reggia diu Stupinigi, incontro una compagna che non vedevo da anni e che si è reimpegnata in politica.
Mi presenta il suo primo figlio, 32 anni, che da 6 lavora a Washington al Fondo Monetario Internazionale.
Dice che è stato relativamente semplice.
Il curriculum..i voti di laurea e di dottorato, la risposta a un questionario.
Non tornerà..vuole restare in America..con il grande orgoglio dei genitori.
Questa mattina faccio la coda dal dottore di mia mamma per le sue numerose medicine.
Chiacchiero con una vigorosa signora di 83 anni che ha fatto la commerciante: consulta accuratamente i suoi estratti conto e va da sola al Bancomat.
Le é sempre piaciuta molto la matematica e mi parla dei suoi 2 nipoti, entrambi poco più di trentenni.
Si sono entrambi laureati in Economia a Torino, ma hanno fatto corsi di specializzazione in Amerca e in Australia.
Ora uno lavora a Miami per una grande banca d'affari e l'altro fa analisi di mercato in Messico.
Tre indizi non fanno una prova ..
Ma abbiamo talenti formati in Italia che si fanno onore nel mondo.
Non sono emigranti intellettuali.
Hanno potuto scegliere in forza dei loro studi e delle loro capacità.
La nonna piemontese che amava tanto la matematica e che era quasi diventata ragioniere esibiva una giusta fierezza.
 

Ci vorrebbe un Togliatti 2.0

Calenda deve essere un tipo simpatico e un pò naif.
E' mosso sempre dall' intento di far bene e tenere unito il fronte.
Ma cosa gli è venuto in mente di proporre?
L' unificazione della raccolta firme, promozione di sfiducia a Salvini, quella promossa dai Comitati civici di Renzi e quella del Pd?
Ma lascia.fare.. lascia che la gente si sopisca..
Mi aspetterei che altri soggetti politici e sociali trovassero firme..petizioni..forme di presenza creativa per il 12 Settembre.
I Comitati civici sono un movimento intorno alla figura di Renzi..
Se diverranno altra cosa ci regoleremo..
Ma era una iniziativa che aveva il suo senso.
Il dualismo polemico se l' è inventato Calenda.
Lasciar fare..valorizzare.. sopire.
Ci vorrebbe un Togliatti 2.0 a spiegare a Calenda come si fa.
 

Riflessioni sui dati Svimez

Da un pò di tempo si è riaccesa l'attenzione sul Sud Italia.
Diciamoci la verità... anche noi progressisti del Nord, o nordici per estrazione familiare, abbiamo coltivato un intimo scetticismo in questi anni sulle capacità di un terzo del paese di risollevarsi e tenere il passo europeo.
Adesso che l'Europa rallenta questo passo, e l'Italia quasi si ferma, la solitudine del Sud emerge con i dati Svimez e grida in faccia la verità di una città grande come Napoli, di giovani laureati e diplomati che hanno deciso di lasciare il Sud, l'Italia, per cercare opportunità nel resto dell'Europa.
Il presidente della Regione Sicilia, Musumeci (destra - destra, ma galantuomo), ripercorreva con tristezza oggi in una trasmissione il lungo periodo dell'Iri, dei Patti Territoriali, dei Fondi Europei e concludeva che era arrivato un fiume di denaro ma l'impatto era stato inadeguato perchè l'Italia tutta, da 50 anni, non ha un progetto per il Sud.
Io conosco molti giovani laureti in Basilicata e in Calabria, e anche molti piccoli commercianti, che disprezzano e compiangono la propria condizione, e mi sono resa conto che si è fatta strada una larga passività, piena di rancore, come il voto ai 5S ha testimoniato.
Quale progetto allora?
Uno o due Hub di grandi porti?
Infrastrutture che colleghino il mediterraneo al nord Europa?
Prendere atto dei dati Invalsi e fare eccezionali e mirati investimenti sulla scuola al Sud?
Intensificare la lotta alla criminalità organizzata?
Lo spopolamento delle energie migliori succhia risorse per il presente e per il futuro.
Ne discutevo con alcuni amici e ci chiedevamo come era stato possibile che in pochi anni la Germania Est risorgesse in un grande sviluppo, anche culturale, in un decennio appena dopo la caduta del Muro....e che la questione meridionale si trascinasse da un secolo e mezzo.
Due risposte:
- "Sono tedeschi": risposta stupida;
- "Nella Germania ex comunista ha investito tutta l'Europa e tutta l'America. Capitali ingenti, strategia precisa".
Forse questa è la risposta esatta.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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