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Magda Negri

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O Renzi sempre o Congresso mai?

Leggo on line e sui giornali, in merito al prossimo Congresso nazionale del Pd, cose che mi sconcertano.
Esattamente chi non voleva farlo a tempo debito e ha voluto trascinarlo fin sotto le elezioni dice ora: non abbiamo il candidato giusto per noi e quindi il congresso non si fa.
Si tratta perlopiù del mondo variamente renziano.
In termini tecnici si chiama boicottaggio.
In termini politici slealtà di stile scissionistico.
Ricatto.
Voglio interpretarlo in modo positivo come sollecitazione a tutti i candidati finora in campo, di meglio definire le proprie piattaforme e non concepire il Congresso come puro spostamento opportunistico di truppe.
Ma anche quando tutto ciò avvenisse resta il problema.
Se il mondo strettamente renziano che non coincide, rassegniamoci, con il riformismo del e nel Pd non trova un candidato aggregante....cosa dobbiamo fare?
O Renzi sempre o Congresso mai?
Apprezzo molto Calenda..lo voterei a tutto, anche Segretario del Pd, ma i solisti narcisi, e sono moltissimi, devono capire che un tempo ormai è finito.
Si va avanti con le regole che ci siamo dati.
Potevamo cambiarle ma non l'abbiamo fatto.
Trovare un arbitro e dare il fischio di inizio della partita.

Effetto "Ratatouille"

Sentito in diretta tutto Salvini.
Effetto "Ratatouille"..cioè una minestra dove c' è di tutto e il suo contrario.
Il Santo padre e il rosario, il presepe che va bene per tutti i bambini del mondo.. la fatica dei nonni e dei padri che hanno costruito l' Italia e che ora va difesa contro i poteri forti internazionali....i dazi e l'esaltazione delle piccole imprese esportatrici..la lotta vittoria contro gli immigrati.. l' ordine e l'educazione che gli adolescenti devono dimostrare verso i professori e sul pulman alzandosi di fronte ad anziani e donne incinte.
Il suo popolo l' acclama.. lui invoca l' unità fra gli 8000 comuni d' Italia e chiede all'opposizione di non esagerare...
Su un' unica cosa non fa un riso e fagioli indistinto.
Il patto con i 5S non si tocca..dura 5 anni, è pronto a dare la vita per l'Italia in nome del suo popolo....
Ma,a parte la poco credibile vocazione al martirio,la sostanza è che il contratto dura....dura.
Intelligenti pauca.

Immacolata tra addobbi e cortei

Oggi giornata multitasking..ma senza badante sono fisicamente costretta...quindi non posso andare a vedere i NoTav per capire da vicino se qualcosa sta cambiando o siamo ancora nella fase di Totem e Tabù.
Allora bisogna scegliere.
Fare l'albero nonostante la pigrizia..perché mollare un anno sarebbe uno scacco psicologico...
Seguire in diretta la manifestazione di Parigi e quella di Roma, cioè di quelli che sono contro il potere e quelli che esprimono il nuovo potere muscolare che fa sfoggio di sé.
Gran lavoro oggi per i sociologi della politica.
Io cercherò solo di seguire in diretta in qualche modo..mentre testardamente faccio l' albero.

Merkel "la grande" se ne va...

Merkel "la grande" se ne va..non dalla politica ma dalla sua attuale funzione.
In condizioni difficilissime ha preparato la sua successione.
I delegati della CdU, anche i più "destri" l'hanno osannata.
I delegati hanno votato 2 opzioni ben distinte.
Ha vinto quella che a me sembra la leader giusta...
Quando si dice un partito..

Si aspettano gradite risposte

Dopo aver letto qua e là, ascoltato qua e là, parlato con miei cari amici di Roma che si sono a loro volta confrontati con Minniti in questi giorni, vorrei sapere:
 
1 - cosa diceva il documento che Minniti avrebbe sottoposto a Lotti e a Guerini, affinchè i deputati e senatori renziani sottoscrivessero l'impegno a non costituire gruppi autonomi dal Pd?
 
2 - gli eletti sopracitati, hanno avuto modo di leggere personalmente questo documento e di decidere di non firmarlo?
 
3 - oppure corrisponde al vero, che è stato Renzi stesso a indicare loro di non prenderlo in considerazione?
 
3 - e io, qui a Torino, in Piemonte, conosco personalmente qualcuno di quegli eletti renziani?
 
Si aspettano gradite risposte.
 

Così i dalemiani per Renzi sono diventati dalemiani per Minniti

Solo ieri Il Foglio ci deliziava con un simpatico articolo di David Allegranti, teso a dimostrare come la maggior parte degli ex dalemiani del Pci - Pds - Ds si riunivano intorno alla candidatura di Minniti in forza di una vocazione al leaderismo e di una subalterneità al leaderismo medesimo, che aveva sempre caratterizzato la radice togliattiana del Pci.
Può essere.
A sole 48 ore di distanza sembra ora che la candidatura Minniti traballi per l'incertezza del candidato segretario.
Sarò franca e realista: io credo che Minniti stia esitando perchè vede che molti quadri e molti militanti si stanno spostando verso i due blocchi Martina - Ricchetti e Zingaretti.
Marco Minniti - se ne ricordo bene - è un classico quadro del centro del Pci.
Se corre, corre per vincere, con adeguate tutele o con una valutazione delle forze in campo, che gli sia non sfavorevole a priori.
Non è un kamikaze migliorista o ingraiano che si spende per battaglie anche di minoranza, ma sulle quali valga la pena investire.
Forse l'area renziana è incerta sulla sua candidatura.
Forse lo stesso Renzi non ha intenzione di spendersi e guarda altrove.
Deciderà Minniti, e avrà comunque il mio rispetto.
Ma bisogna sempre ben valutare le caratteristiche psicologiche e caratteriali dei principali compagni di viaggio.
E forse un uomo cresciuto nelle tattiche più raffinate come Marco Minniti poteva accorgersene a tempo debito.

https://www.ilfoglio.it/politica/2018/12/04/news/cosi-i-dalemiani-per-renzi-sono-diventati-dalemiani-per-minniti-227559/ 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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