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Magda Negri

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Non c' è Daspo urbano che tenga...per fortuna

Ho avuto il pudore e il rispetto di non fotografare..anche se ho avuto la tentazione di chiedere il permesso....
Ieri a Roma, Piazza S Eustachio, vicino al Senato.
Non solo in Trastevere, ma anche qui il piccolo piazzale davanti alla chiesa é stato trasformato in una mensa per poveri, italiani e stranieri.
Grande folla..un clima di relativa serenità..un prete sorridente e anziano che vedo spesso nei talk televisivi.
Intorno..vicino..in piazza Argentina, moltissimi mendicanti "di lungo corso" che vedo da anni, esibiscono penose minorità fisiche.
Non c' è Daspo urbano che tenga...per fortuna.
Ma qualcosa non funziona..mi dico.
Non solo a Londra o a Berlino, ma neppure a Madrid o a Lisbona c' è una vistosa messa in scena del disagio della povertà estrema di giovani e vecchi, italiani e stranieri, che chiedono la carità.
Sarà il clima mite..la ricchezza dei turisti e dei funzionari che affollano il triangolo d' oro della capitale..ma bisogna riflettere sulla coesistenza di questi mondi e sul codice di immutabilità che trasmettono.

A fari spenti nella notte

Savona sembra più accorto e vigile di Tria.
Strano capovolgimento di funzioni e rapporti.
Forse chi è esperto di cigni neri si accorge quando l'epifania dei medesimi si fa minacciosa.
Intanto i 2 giovani dio scuri fanno a pugni con la razionalità economica di tutto il mondo.
Devono correre, correre e afferrare il bottino delle europee.
Costi quel che costi.
A fari spenti nella notte.

"Il referendum sono io"

Bella battaglia..condotta onestamente sul merito..prima che Renzi e cattivi esperti di ogni sensata comunicazione la rovinassero con .."Il referendum sono io"...

foto dell'8 ottobre 2016

 

 

Montanari avanguardisti

Pinasca Val Chisone.
Decorazioni per la festa dei quartieri.
Chi ha detto che i montanari sono rudi e iperrealisti?
Qui siamo ad un simbolismo ermetico e inquietante.
 
 
 

Si attendono smentite

Anna Borasi..la bravissima segretaria del mio circolo.
Ha promosso ieri una interessante discussione sulle elezioni europee, sulla manovra governativa e sulle nostre tappe congressuali.
Generalizzata convinzione che un congresso celebrato con liste e primarie é troppo a ridosso delle elezioni per impedire divisioni non produttive per le medesime.
Abbiamo perso inutilmente tempo nei mesi passati.
Il clima era comunque buono, operativo, perfettamente consapevole delle sfide nuove.
Niente rancori retrospettivi.
Per questo sembrano fuori tempo e sgradevolmente fuori luogo le presunte cene romane di presunti maggiorenti che indirizzerebbero da lontano i lavori del comitato politico regionale.
Forse sono solo pettegolezzi dello Spiffero.
Si attendono smentite.
 

L’Italia è una rana a cui serve uno choc

Tabellini si augura che la crisi finanziaria e le dure repliche dei mercati a questa caotica finanziaria in gestazione si manifestino efficacemente prima delle elezioni europee, suscitino una reazione di consapevolezza e di difesa dell'opinione pubblica e portino a elezioni politiche anticipate.
L'autore teme una recessione imminente, le banche in difficoltà e gli investimenti azzerati.
Meglio quindi fermare presto la deriva ed evitare il default.
Sono molto d'accordo, non tanto con questa analisi apocalittica ma forse preveggente, quanto con questa sua affermazione finale: "L'aspetto più preoccupante della situazione in cui si trova l'Italia non è il suo debito pubblico, la sua bassa crescita, la sfiducia nella classe politica, la cosa più grave è la mancanza di consapevolezza dell'opinione pubblica su quello che ci aspetta. Come per la rana nella pentola forse un aumento della temperatura può ancora aiutarci a non finire bolliti".
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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