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Creato: Lunedì, 03 Giugno 2013 02:46
Franca Rame: da ragazza, tra Novara e Milano, non ho perso uno degli spettacoli della coppia Fo-Rame che si tenevano nei teatri o nelle fabbriche occupate. Mitico e insuperabile il Mistero Buffo. A Torino con la mia amica Piera Egidi, giornalista di Nuova Società, anni dopo, mi ricordo che la incontrai nel suo camerino nella pausa di uno spettacolo sulla condizione femminile. Colpiva la sua bellezza così vistosa e la sua accattivante semplicità.
In Senato, nel 2006, ce la ritrovammo senatrice dell'IdV ed era la calamita che attirava giovani e meno giovani senatrici sia nelle occasioni ufficiali sia alla sera, quando ci si fermava a cena. Era diventata diafana, senza età, solo un po' curva e sempre straordinariamente bella. Ci criticava per la nostra sciatteria, perché non eravamo abbastanza curate o ben vestite.
Era davvero impolitica, insofferente dei ritmi parlamentari ma sempre si preparava gli interventi con molta accuratezza, scritti a lettere grandissime su grandi fogli. Quando si inaugurò la prima seduta del Senato nel 2006 Dario Fo era nel pubblico ad applaudirla ma lei parlava del suo carissimo amore con molta ironia e consapevolezza di come anche i più grandi affetti si possano deteriorare e non gli perdonò mai i tradimenti.
Femminista senza aggettivi, non ho mai conosciuto una donna tanto amica delle donne.
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Creato: Lunedì, 27 Maggio 2013 12:12
Sabato mattina: bella assemblea di Libertà Eguale. Abbiamo discusso del quadro politico e della necessità di non rinviare né annacquare il congresso per il bene stesso del governo.
Non rinunciamo all'idea che un PD rinnovato possa svolgere la funzione europea di asse alternativo al centro destra. Per questo bisogna ripensare politics e policies.
Decidiamo di appoggiare i comitati di Giovanni Guzzetta per la legge di iniziativa popolare a sostegno del semipresidenzialismo e del doppio turno di collegio. Sul sito scegliamocilarepubblica.it tutti i dettagli della legge. Proprio mentre siamo riuniti, leggiamo su Il Corriere la bella notizia del consenso di Epifani a questo modello.
Discutiamo anche della decisione dei partiti socialisti europei e non solo di superare l'organizzazione dell'Internazionaele Socialista nella più vasta Alleanza Progressista, come aveva già detto Bettino Craxi nel 1087.
Molti interventi anche riguardano la preoccupazione che il taglio dell'IMU e dell'IVA tolgano risorse al più urgente intervento sul costo del lavoro.
Presenti molti esponenti di Scelta Civica, della Fondazione Socialismo, di Mondo Operaio, oltre a tanti amici di vecchia data.
Molto interessante l'intevento del prof Giovanni Guzzzetta sul rischio che il governo Letta possa incubare una piccola coalizione neocentrista se non aiutato anche da un movimento di popolo ad affrontare la riforma istituzionale ed elettorale in senso semipresidenziale.
Libertà Eguale si colloca quindi a livello nazionale e locale non come correntina di partito ma come libera associazione di pensiero e azione per aiutare l'evoluzione del centrosinistra di governo.
Una nota sulle amministrative: è stato crollo della partecipazione. il mio amico Francesco Clementi sostiene in tv che la partecipazione dei cittadini può nascere solo da primarie non regolamentate ma aperte. Purtroppo a Roma il candidato sindaco del PD è stato scelto da primarie apertissime e non è servito a niente. I problemi sono più profondi.