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Magda Negri

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Bisogna esser realisti

Niente da fare..questa notte non riesco ad addormentarmi.
Continuo a fare zapping..aspetto la rassegna stampa..confronto i primi editoriali..
Devo fare pace con il principio di realtà

Trionfo del trasformismo e del realismo politico

Mi associo agli applausi che hanno accompagnato la signorile uscita di scena di Cottarelli.
Qualcuno sa ancora giudicare la grandezza di un civil servant.
Nasce un governo politico che può essere meno rischioso delle elezioni anticipate.
I miei interrogativi ora.
Chi ha influito in modo determinante su chi?
Chi vince e chi perde?
Perché Salvini, di cui abbiamo sempre detto non sarebbe convenuto fare lo junior partner dei 5s, ha ora l' apparenza del vincitore responsabile?
Cosa resta del centro destra anche dopo la gentile offerta della feconda sorella d' Italia di fare la stampella a chi non l ha mai coinvolta?
Trionfo del trasformismo e insieme del realismo politico.
Per il centro sinistra finisce un lungo ciclo politico.
Ci attrezzeremo al nuovo.

Iscrizione a LibertàEguale 2018

Vi chiedo si sostenere un'associazione socialista, liberale e libera.
Aperta a cittadini di tutte le culture e di tutti i partiti.
Quest'anno c'è una vantaggiosa combinazione con l'abbonamento anche a "Mondo Operaio": 20€ ben spesi.
 

Crisi politica, crisi di sistema

La crisi italiana è tutta politica.
Si guardi la relazione del presidente della Banca d' Italia ieri.
La ripresa, pur faticosa, c è. 
Ma il peso del debito non concede scorciatoie.
Il paese ha rifiutato il sentiero stretto del ministro Padoan per un impulso di rimozione e di deresposabilizzazione, come facciamo per una grave malattia.
Le cose stanno così, e spetta alla sinistra europeista e a tutti i democratici difendere il ruolo e il futuro del'l Italia.
Le cose si semplificano e il campo di battaglia si allarga.
Non so se saremo tanti o in pochi ma sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare.
Viviamo momenti paradossali.
Forse non ci sarà il governo Cottarelli verso le elezioni e si riapre la possibilità di un governo dei populisti uniti più fratelli d'Italia.
Comunque vada si apre per molti di noi la più importante e decisiva battaglia della nostra vita politica.

Salviamo almeno l'istituzione della Presidenza della Repubblica

Con altri sarò questa sera in Piazza Castello per difendere Mattarella dal fiume di insulti che stanno tracimando nella istituzione presidenziale. 
Devo dire, in verità, che pensavo un esito più politico e più mediato.
Che motivo c'era di rifiutare la proposta di Giorgetti, quando il nome di Savona aveva evocato sia il "piano A" che il "piano B" di contestazione dei trattati e un'esplicita prova di forza sullo spread per avviare un lungo braccio di ferro con l'Europa?
In un'ottica razionale e contrattualistica, la Lega avrebbe segnato, con Salvini e Giorgetti, uno straordinario punto politico a suo favore.
Veramente egemone sul magmatico e confuso M5S.
Onestamente, e non per partito preso, mi riconosco nelle dolenti parole del Presidente Mattarella ieri sera: tutto è stato mediato, tutto è stato accettato, anche un "Conte" qualsiasi, pur di dare un Governo al paese.
Ma quando siamo arrivati al nocciolo della sfida, all' hardcore, e dalle cancellerie europea si telefonava se davvero volevamo cancellare 250 miliardi di di debito pubblico, ci si è accorti di essere sul Titanic, senza neppure l'orchestra finale.
Bisognerà spiegare molto, ed è chiaro che le future elezioni saranno su "quale Italia e in quale Europa": due destini comuni, con buona pace dei nazionalisti e sovranisti da paese che hanno, per anni e con virulenza negli ultimi mesi, fatto circolare la cattiva moneta del popolo autonomo, sovrano e giusto, contro i poteri forti e sopraffattori dell'Europa dell'Austerity.
Forse si voterà in estate, in un trapasso politico che somiglia tanto agli anni del 92/94.
Quando una fase politica si chiude, purtroppo senza esserci dotati degli strumenti elettorali ed istituzionali per rendere il consenso maggioritario del popolo in governo davvero operante.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

"Unforgotten Men"

Se si vuole si può discutere, argomentare e aprire strade nuove nel dibattito politico.
L'intensa discussione di ieri al Polo del '900 sui sovranismi europei, sulle caratteristiche dei partiti populisti in Europa, sull'evoluzione del ruolo della Russia in Europa e sulla terza fase della globalizzazione, è uscita da ogni specialismo ed è diventata ricognizione concreta dei motivi delle paure, delle incertezze che agitano i popoli europei.
Oggi, all'assemblea regionale del Pd, molte delle stesse tematiche sono ritornate negli interventi dei delegati, dei parlamentari, degli amministratori piemontesi.
Naturalmente, nella dimensione piemontese, si è ragionato dei punti programmatici innovativi per le prossime elezioni regionali, non facili, e che saranno una grande sfida per l centro sinistra in Piemonte.
Ma il campo dell'iniziativa si sta definendo meglio di giorno in giorno: sia che nasca il governo "giallo-verde", sia che si vada a elezioni politiche anticipate, i riformisti, gli europeisti, la sinistra democratica, devono tenere ferma la barra del risanamento, della difesa dei conti pubblici, elevare la produttività del sistema e fare un ingente lavoro di redistribuzione verso i perdenti della globalizzazione.
"Unforgotten Men"
Si potrà vincere o perdere, ma queste sono le cose da fare.
 

Diffamazioni

Nei momenti duri in genere nulla viene risparmiato.
Questo senza dubbio lo è. 
Mi sento di denunciare la vergognosa campagna che la stampa di destra, come Libero, Il Giornale e a stampa filogrillina come Il Fatto Quotidiano stanno facendo contro il Pd e più particolarmente contro l'area renziana del Pd accusata di tramare contro il suo stesso partito preparando una nuova scissione.
Si fanno nomi..si citano fatti..appuntamenti ..propositi.
Vergognosa diffamazione.
La mia solidarietà agli amici e compagni messi alla gogna.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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