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Magda Negri

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Peccato per Bonaccini, ma Auguri ad Elly

Il PD è un partito "scalabile": iscritti e simpatizzanti possono determinarne il segretario nazionale (fino a uno statuto fa anche i regionali) e linea politica.
Per la prima volta però, il voto degli iscritti non coincide con quello dei partecipanti alle primarie.
Oggettivamente è un problema ma, per noi riformisti "bernsteiniani", il movimento è tutto e la situazione è molto interessante e divertente.
Auguri ad Elly, da ieri notte non più solo la brillante militante di una sinistra in gran parte esterna al PD, ma Segretaria del più grande partito della sinistra italiana.
Da custodi della vocazione maggioritaria, noi più siamo e più diversi siamo, meglio stiamo.
E non abbiamo l'abitudine di entrare e uscire dal Partito a seconda che ci identifichiamo o meno perfettamente nella linea politica contingente e dai contingenti dirigenti.
Abbiamo una certa teoria del partito e la difenderemo.
 

Buone primarie a tutti

È chiaro per chi voto oggi?
Con convinzione.. ma il lavoro è tutto da cominciare.
Buone primarie a tutti, qualunque sia la vostra scelta.

Tre compagne, tre amiche, tre mozioni

Ieri sera alla manifestazione per la pace, confidando nella praticabilità della mozione ONU e dei vari tentativi di compromesso di questi giorni.
Tre compagne, tre amiche, tre mozioni.
 
 
 

Fino all'ultimo volantino

Ieri ancora al mercato di Via Onorato Vigliani.
E' oggettivamente il posto più difficile del nostro quartiere.
Si ha la plastica raffigurazione di una città che invecchia, con redditi modestissimi.
In fondo il nostro volantinaggio per Bonaccini è solo un pretesto per "esserci" come Pd.
Ormai Corrado e io siamo dei professionisti di psicologia politica.
Bisogna sapere che il contatto avviene in 2 tempi.
Prima ti riempiono di contumelie di rabbia, anche di insulti.
Se resisti alla fine scopri che sono stati tuoi elettori che cercano punti di riferimento, qualcuno con cui parlare, che sia dalla loro parte.
Poi magari vengono a votare per le primarie, ma in fondo non è la cosa più importante.
In centro, al pomeriggio, è andata così così.
Troppo giovani, di corsa e inchiodati al telefonino, ignari del mondo.
Oggi chiuderemo in bellezza, abbiamo trovato rinforzi, fino all'ultimo volantino.

Un anno di orrori

A un anno dalla invasione russa, che cambierà la storia europea e non solo, penso, insieme ad Habermas il 19 febbraio su LaRepubblica e a Prodi, sul Messaggero, che è ora specifica responsabilità dei cittadini e degli stati d'Europa rafforzare il pilastro europeo della Nato, aiutare la Nato a costruire il cessate il fuoco e una pace possibile.
Forse qualcosa si sta muovendo a Ginevra, la risoluzione dell'ONU detta la via maestra, la Cina comincia a svolgere un ruolo che scioccamente Stoltemberg gli contesta a priori..
Siamo già in nuovi equilibri mondiali.
L'Europa, specialmente il suo nucleo originario, non può rassegnarsi ad offrire alle sue opinioni pubbliche solo l'alternativa tra "pace subito" e "tutte le armi possibili fino alla vittoria".
Purtroppo, in questa parte del mondo, siamo gli specialisti mondiali e secolari di ogni tipo di guerra e delle loro conclusioni.
 

Sit-in tra amici

Situazione precaria.. quasi un sit in.
Volantini autoprodotti aspettando quelli ufficiali..
Comunque testardamente per Bonaccini.
 

I ricordi spiacevoli si rimuovono

Mi faccio paura da sola.
Sto dimenticando, rimuovendo.
Anzi ho quasi rimosso del tutto.
A tre anni dalla scoperta del paziente zero, da quando il Covid venne come un visitor a sconvolgere le nostre vite, ricordo solo qualche pomeriggio vuoto sul balcone con la mamma e la badante, la bara di Fiorenzo Alfieri sul pavimento di una stanza del Comune, qualche passeggiata triste intorno al condominio.
Poi le bandiere ai balconi, in una strana euforia patriottica.
Ricordo l'immagine della infermiera esausta e la gioia, in un solo anno, della scoperta dei vaccini.
Troppo poco.
Spero che per gli altri sia diverso, che la loro memoria trattenga il senso, i volti, gli episodi di quei giorni di stupore e di paura.
La rimozione può essere un meccanismo difensivo ma decisamente, nell'economia di una vita, non è gran che.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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