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Magda Negri

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Che effetto fa

Ci abbiamo provato, Corrado ed io, a vedere che effetto che fa... a parlare di primarie del PD.
Domenica mattina, sole e Carnevale, poca gente in giro.
Però, a Parco di Vittorio, davanti a Eataly, in piazza Galimberti abbiamo trovata un accoglienza gentile.
E non ci prendevano per marziani.

"Le regionali qualcosa dicono"

L'articolo sotto pubblicato di Claudio Petruccioli merita attenzione.
Uno studio sui voti assoluti, non le percentuali, di ogni partito alle recenti regionali.. Recupero della Lega in Lombardia.
Buona tenuta del PD, non incrementi di Fdi, pochi voti ad Azione.
Ma un unico criterio.
L'elettore è un soggetto razionale.
Vota il governo possibile.
Si mobilita essenzialmente per questo.
La resistenza del Pd potrà, in futuro, costruire un'alternativa.
Per ora si tiene, abbiamo un elettorato tenace.

https://www.larivistaintelligente.it/le-regionali-qualcosa-dicono/claudio-petruccioli/ 

Panta rei

Sono io con la mia mamma, a Novara, più o meno verso il 1951, quando la mamma aveva poco più di 20 anni.
D'inverno nevicava tanto, e i bambini indossavano vestiti di maglia, fatti a mano dalle nonne o dalle pro zie.
Sembra incredibile pensare che tutto questo è stato.
Panta rei.
 

Esaurite le comfort zones

Elezioni regionali.. era già tutto previsto.
Mi aspettavo solo un esito migliore della Lista Moratti.
Sarà ora di capire che le velleità del cosiddetto terzo polo sono destinate a rimanere tali, che il PD tiene ed è inutile cercare sempre di assaltarne le mura, ma lo splendido isolamento non paga, che i 5Stelle dovranno dar conto prima o poi del loro senso politico, che la gente vota per credibili proposte di governo.
Specialmente bisogna interiorizzare profondamente il senso della crescente astensione di massa.
Quadro drammatico, che logora i partiti, i piccoli e grandi candidati, vanifica gli sforzi dei cittadini attivi politicamente.. stende una coltre di pessimismo e impotenza su tutta la vita civile.
E' ora di darsi una mossa, anche come singoli.
Sono esaurite le comfort zones.
 

Tensione e divertimento

Bene, è andata.
Il voto aperto fino alle 18 di ieri sera: 102 votanti su circa 200 iscritti.
Ha vinto Bonaccini, ma per il clima e la conduzione del congresso non ha perso nessuno.
Due settimane dalle primarie mi sembrano un tempo troppo lungo, la tensione rischia di sgonfiarsi.
Altri la pensano diversamente..
Bisogna riaggiornare le strategie.
Oggi riposo.
Grazie a Corrado, Beniamino, Salvatore, Giancarlo che hanno garantito una gestione del congresso impeccabile, superando anche i divertenti ostacoli dell'ultimo minuto: il revolver finto lasciato sulla finestra con la conseguente visita dei carabinieri, il registro degli iscritti diligentemente tenuto sotto chiave, ma poi arriva il garante e la chiave non la troviamo..
Insomma, ci siamo anche divertiti.
 

Alle 5 di mattina posso permettermi una botta di orgoglio nazionale

Mi sveglio e scopro che ha vinto Mengoni.. mi sembra un tipo dolce e simpatico ,che ringrazia le cantanti femmine, bellissime e bravissime, che non si sono classificate fra i primi 5 classificati.
Un segno di intelligenza e sensibilità, ma io non ho orecchio musicale e la sua canzone non mi piace...
Non mi resta in testa.
Anche il messaggio del presidente ucraino è stato forte e comunque in tema con lo stile del Festival, fino all'invito a Kiev dopo "la vittoria".
Amadeus e Fiorello ,con Morandi, si sono rivelati professionisti formidabili.
Chissà che effetto ha fatto questo Sanremo all'estero, cosa hanno capito di questo aggressivo connubio tra musica, denuncia politica e sociale..
Abbiamo esportato un prodotto unico.
Alle 5 di mattina posso permettermi una botta di orgoglio nazionale.
 

Il Giorno del Ricordo

Quando facevo le elementari, a Novara, c'erano nella nostra scuola dei bimbi che abitavano nel Villaggio Dalmazia, un insieme di case alla periferia che accoglieva i profughi giuliano - dalmati.
Capivo poco chi fossero, nessuno mi spiegava niente.
Dopo tanti anni, come in un gigantesco Cold Case, riemergono le vite, le sofferenze, anche la morte di migliaia di cittadini di etnia italiana, gli istriani e i giuliani dalmati, travolti dalla storia del confine orientale, italianizzato a forza dopo la prima guerra mondiale ,, rioccupato da Tito dopo la seconda, con la vittoria sui nazifascisti invasori.
Dopo tanti anni mi sembra che la memoria storica è diventata più coraggiosa, oggettiva, senza giustificazionismi.
La verità rende liberi, ha detto ieri Mattarella alla cerimonia per le vittime delle foibe.
Sono d'accordo.
E mi sembra di riconoscere, dopo 60 anni, quei bimbi del Villaggio Dalmazia, che mi sembravano strani, diversi, e non capivo cosa ci facessero, a Novara.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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