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Creato: Domenica, 30 Gennaio 2022 13:55
Onore al mio amico
Stefano Ceccanti che ha sempre creduto nella possibilità politica del Mattarella bis, e sta dicendo a La7, ha operato insieme ad altri per l'autoorganizzazione trasversale fra i gruppi per far crescere progressivamente il nome di Mattarella.
Stefano ha esposto un principio molto importante, di cui nessuno ha parlato in questi giorni.
Il metodo della massima con sensualità cercato da i leader era oggettivamente impraticabile, per le lacerazioni che si erano stratificate fra i partiti.
Tesi interessanti, ma abbastanza esplosiva.
Il gioco era dunque impossibile dall'inizio.
Si trattava solo di far maturare l'ineluttabile.
Meriterebbe una discussione retrospettiva.
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Creato: Sabato, 29 Gennaio 2022 09:53
Non avremo neppure questa volta la rottura simbolica storica di una presidente donna.
Mi dispiace davvero, anche se Draghi è e sarebbe il vero campione.
Ma talvolta accade che in situazioni confuse, quasi per paradosso, soluzioni non di primissimo piano si affermino con la forza dirompente di nuovo corso.
Le candidate donne, buttate sul tavolo senza convinzione e con manifesta strumentalità, sono cadute per motivi politici.
Cantarbia perché non piace ai 5S, Severino perché fa impazzire Forza Italia, Belloni perché inquieta non solo Renzi, ma tutti i centristi e parte del Pd.
Ci sono ragioni vere di perplessità sulla sua attuale funzione, ma difficile vederla come la spia del secolo o uno 007.
Fino a quando sono stata in parlamento, fino al 2012, era nota come una bravissima diplomatica, che avrebbe potuto fare il Ministro degli Esteri.
Resta per me un mistero come e perché Lega e Forza Italia abbiano mandato così al macello la Presidente del Senato.
Non ce la fece 20 anni fa la grandissima Emma Bonino, non ce la faranno neppure questa volta queste rispettabilissime signore.
Intorno alle candidature femminili non si costruiscono alleanze, non si costruisce potere vero.
Se mi sbaglio sarò felice di essere smentita.
Se no, ci lascino in pace, non facciano propaganda su cose in cui non credono.