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Magda Negri

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Ripubblico qui una mia intervista uscita venerdì 27 aprile 2012 su Torino Cronaca, disponibile anche in DPF .



Questo primo maggio sarà speciale:si svolgerà all’insegna del confrontoe della partecipazione, perreagire alla crisi e guardare al futuro.Io parteciperò come sempre alla manifestazioneindetta da CGIL, CISL eUIL, ma anche chinon si sarà, concedendosiuna giornatadi svago, penso sisentirà idealmentepartecipe di tutte leiniziative che si terrannoin Italia. Dobbiamotutti sentircipiù uniti di fronte alledifficoltà del nostroPaese”: così dichiarala Senatrice del PartitoDemocratico MagdaNegri a pochi giornidalla Festa dei Lavoratori.Che aggiunge:“C’è qualche segnaleincoraggiante: è prevista unacerta ripresa per il terzo trimestre2012 e secondo il Fondo MonetarioInternazionale nel 2013 il bilancioitaliano sarà positivo”.

Queste le previsioni, SenatriceNegri, ma il presente è ancora dicrisi…

Sì. Pensiamo a quanto sta accadendonelle vite concrete di tanti lavoratori,al dramma di tanti piccoliimprenditori che non ce la fannopiù, a quello degli esodati, più di5.000 in Piemonte, all’esercito diragazzi che subiscono la più graveemarginazione dal mondo del lavoro.Dobbiamo continuare con unrigore intelligente perché i mercatiinternazionali ci tengonoancora sotto mira.Si vuole far credereche siamo noi italianila causa veradella crisi dell’euro,mentre bisogna rivedereprofondamentel’eccessivo rigoresenza sviluppo che laGermania ha pretesodi imporre all’Euro -pa dopo la crisi greca.Con i conti in ordinenoi italiani avremol’autorità necessariaper chiedere alla Germaniadi fare di piùper la crescita, di emettere queglieurobond che fin’ora sono statiosteggiati in modo poco lungimirante.

E in Piemonte?


Siamo in una situazione aperta: inPiemonte le imprese che esportanonel 2011 hanno avuto buoni risultatianche se insufficienti a garantire lacrescita. Il PIL della nostra Regionesta diminuendo da quattro anni. C’èancora troppa evasione fiscale, unadistribuzione dei redditi squilibrata,una forte contrazione di consumi,un calo nella produzione industrialee nel settore delle costruzioni.Abbiamo il record delle Regionidel Nord Italia con il più alto tassodi disoccupazione: il 7,6% nel 2011rispetto al 5,3% dell’Emilia Romagna,il 5% del Veneto e il 5,8% dellaLombardia.

Approfondiamo quest’u ltimaquestione: la disoccupazione. Comestanno le cose e quali prospettivepossiamo attenderci?

Con un tasso di disoccupazione cosìalto, nel quarto trimestre 2011 l’oc -cupazione in Piemonte ha guadagnatocirca 29.000 unità in più rispettoallo stesso periodo 2010. Ma èoccupazione in gran parte precariaperché nel 2011 la quota dei contrattia termine incideva per l’83% sultotale delle assunzioni. Nel primotrimestre 2012 si è verificato unaumento della CIG del 6,2% in piùrispetto allo stesso periodo del2011. Sono stati colpiti tutti i settorie i lavoratori iscritti alle liste dimobilità sono quasi 47.000, l’8,4%in più rispetto all’anno precedente.Aspettiamo la riforma del mercatodel lavoro e degli ammortizzatori.Solo una qualificata ripresa industrialee l’integrazione del mercatoeuropeo farà respirare un’economiamatura come quella piemontese.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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