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Magda Negri

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Nelle sue conclusioni Renzi ha ribadito la sua scelta prioritaria: fare le riforme, aiutare Letta, arrivare al 2015. Tuttavia per la prima volta ha detto: "Questo è il mio schema, se ce ne sono altri se ne discuta il 20".

La destra ci si sta già buttando su tutti i talk show. L’ultima è la seguente: "No, noi non vogliamo un nuovo governo di larghe intese a guida Renzi ma siamo disposti ad appoggiare un breve governo Letta che porti il Paese subito al voto con il proporzionale uscito dalla sentenza della Consulta".

Sia nel centrosinistra che nel centrodestra ci sono due fronti trasversali: chi alle riforme ci crede e per queste riforme è disposto a lottare e chi sfrutta le difficoltà contingenti per andare a votare subito in uno scenario di futura inagibilità chiamato con eleganza "fase costituente". I nomi si sanno, ci sono su tutti i giornali.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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