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Magda Negri

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PD: "DEVE ESSERE FEDERALE, NON CONFEDERALE"

"Federale sì, confederale no". E' quanto dichiara la senatrice dell'Ulivo Magda Negri in merito al Partito Democratico.
"Come <<nordica>> e da sempre sostenitrice di riforme federaliste dello Stato e dei soggetti politici, mi piacerebbe capire di più del summit tenuto ieri a Milano con Chiamparino, Penati, Cacciari e Fassino. Vincere al nord è decisivo - spiega Magda Negri - Per questo il Pd deve nascere da subito come partito federale ed insieme evitare, come una vera e propria iattura, ogni allusione ad una natura <<confederale>>, cioè a una somma di partiti diversi e autonomi per ispirazione politica ed alleanze.Dal principio federalista nasce un partito nuovo, da quello confederale nascono tanti e diversi piccoli partiti, per piccole o grandi regioni, e in sostanza si compremette <<ab origine>> la nascita di un nuovo partito nazionale. Un ennesimo consiglio agli ormai affaticatissimi 45 - conclude Magda Negri - i delegati alla Costituente delle singole regioni (spero eletti con liste competitivie e poiliticamente caratterizzate), sommandosi, costituiscano la platea dell'Assemblea costituente, e ciascuna delegazione regionale all'assemblea nazionale rappresenti l'assemblea costituente della singola regione. Regioni, non stati".

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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