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Magda Negri

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h 16,49 - VELTRONI: SU LEGGE ELETTORALE RICERCARE CONVERGENZE PIU’ AMPIE

- Milano, 27 ott – Il discorso conclusivo dell’assemblea costituente ha fornito a Veltroni l’occasione per precisare il proprio pensiero sul tema della legge elettorale. ''Io non ho partecipato all' assunzione di questo o quel modello elettorale, perché vorrei ricercare il punto di convergenza più ampio sia tra noi ma anche tra tutte le forze politiche''. Ha detto. ''Io ho indicato le priorità e ho fatto riferimento a tutti quei sistemi europei proporzionali ma che hanno un effetto di equilibrio maggioritario. Può darsi che sarà un tedesco con una correzione spagnola o un modello spagnolo con la correzione tedesca. Ma può darsi che sarà un modello che nasca dalle esigenze specifiche dell' Italia''. Quel che bisogna fare, ha concluso il leader del Pd, ''è andare in Parlamento e verificare le convergenze più ampie''.

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h 16:55 - COSTITUENTE: FRANCESCHINI VICESEGRETARIO, AGOSTINI TESORIERE

- Milano, 27 ott - Dario Franceschini vicesegretario e Mauro Agostini tesoriere. E' quanto ha proposto Walter Veltroni, nell'intervento che ha chiuso l'Assemblea costituente del Partito democratico, ai delegati riuniti a Milano, che hanno votato il dispositivo proposto dal neosegretario. Nel dispositivo Veltroni propone anche che entro il 30 novembre siano creati i gruppi del Pd a tutti i livelli istituzionali. Il 24 novembre in ogni provincia saranno eletti i coordinatori provinciali. Inoltre, Veltroni ha proposto che tutti gli eletti del Pd nelle diverse istituzioni contribuiscano al finanziamento del partito con il versamento di parte dei loro emolumenti. Veltroni ha scherzato su quest'ultimo punto, che ha annunciato avvertendo gli eletti ''che se ne dovranno fare una ragione''. Poi ha scherzato chiedendo un applauso più convinto dell'assemblea anche su questo aspetto del finanziamento.


h 16:52 VELTRONI: CON PD CHI E’ D’ACCORDO, ALTRIMENTI DA SOLI

- Milano, 27 ott - ''Nella prossima legislatura ci presenteremo con un programma chiaro e se otterrà il consenso di altre forze bene, altrimenti il Pd coltiverà la sua vocazione maggioritaria fino in fondo''. Lo ha detto Walter Veltroni nell'intervento che chiude l'Assemblea costituente del Partito democratico, precisando che il Pd non inseguirà necessariamente forze minori dello 0,2 o 0,6 soltanto per vincere. Il segretario del Pd sostiene che il nuovo partito ''vuole voltare pagina anche correndo qualche rischio''. ''Vogliamo far capire agli italiani - chiarisce Veltroni - che le alleanze di oggi, una contrapposta all'altra, e che mettono insieme tutto e il contrario di tutto, non possono essere in grado di produrre riforme e innovazione'', e dunque, ribadisce, si può vincere aggregando tutti, anche ''le forze dello 0,2 o
dello 0,6%''. Ma il Pd presenterà proposte chiare, e sarà pronto ad allearsi con chi è d'accordo. Ma se non sarà così, avverte, andrà avanti fino in fondo senza tradire la propria vocazione maggioritaria: ''Vogliamo voltare pagina. Anche unilateralmente''.

 

h 16:28 - COSTITUENTE: CONCLUSI GLI INTERVENTI, LA PAROLA A VELTRONI

- Milano, 27 ott - E' terminata da qualche minuto la batteria degli interventi previsti prima delle conclusioni di Veltroni sul palco dell'assemblea costituente del PD. Ognuno degli interventi non ha mancato di ribadire quanta importanza il nuovo partito oggi sembra voler affidare a donne e giovani. Quanti e quali "ideali di una società libera e civile" sono alla base della rifondazione di un partito in cui contano i territori, ispirato al modello europeo e, nonostante il nome, antitetico all'omonimo d'oltre oceano. La platea applaude costantemente alle parole "compagno", democrazia e partecipazione", "donne", "giovani", "stop al precariato". E sono proprio quelli i concetti chiave su cui il Pd continua a ripetere di volere porre le basi della nuova avventura. Partecipazione sociale e radicamento nel territorio, vestire i panni dello studente fuori sede alle prese con affitti esorbitanti o di giovani mamme che tentano in tutti i modi di superare i mille problemi del precariato, per il Pd è il modo per dare ai giovani gli strumenti per riuscire ad affacciarsi nel mondo, mettendo in circolo nuova energia. Ogni intervento è stato quindi caratterizzato da fiducia nel nuovo cammino politico in cui ci si è introdotti, condivisione di intenti e fuggevoli stoccate a una destra vista come arrogante e poco attenta ai bisogni sociali dei cittadini. Gli schermi alle spalle degli oratori hanno continuato costantemente a a far scorrere immagini rassicuranti di occhi sereni, bambini sorridenti, donne raggianti nella consapevolezza del nuovo ruolo primario che si sono guadagnate nella società. E in tutto ciò, capannelli di ragazzi hanno discusso animatamente. E, come ha dichiarato Stefano da Firenze, sono sicuri che il partito non si è formato qui, oggi. Hanno tutti auspicato che questa vetrina di presentazione abbia un seguito, aspettando al varco e sperando che i buoni propositi si realizzeranno in futuro.
Unica nota un pò fuori dal coro, l'attacco in sala stampa di Paola Binetti, impegnata in politica con l'Ulivo in materia di salute, formazione, pari opportunità e famiglia, agli organi di comunicazione, in cui ha sostenuto che l'atteggiamento poco conciliante del mondo dell'informazione avrebbe in questo modo già precluso il percorso di rinnovamento del Pd.

 

 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
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Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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