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Magda Negri

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Legge elettorale, la sfida di Veltroni: «Il Pd corre da solo. Fi faccia lo stesso» «Con qualunque sistema elettorale». Nuovo invito al dialogo con Berlusconi. Fini: «Sarebbe suicidio politico»

ORVIETO - Walter Veltroni. Ha il sapore di una sfida vera e propria quella che il leader del Pd Walter Veltroni ha lanciato i dal palco dell'assemblea annuale dell'associazione LIBERTÀeguale ad Orvieto. «Quale che sia il sistema elettorale, o il testo Bianco o il referendum, o l'attuale legge elettorale, voglio dire con chiarezza che il Pd si presenterà con le liste del Partito democratico. E se Forza Italia avesse il coraggio di fare altrettanto sarebbe un enorme conquista per la democrazia italiana» ha detto il numero uno del Pd. «Io non sono sicuro - ha aggiunto - che di fronte a due offerte, una coalizione che va da Storace a Casini e un partito, il Pd, che chiede il consenso agli italiani sulla base di un programma di innovazione, questo non possa avere un effetto premiante».
«STO ATTENTO A BERLUSCONI» - Da Orvieto Veltroni un nuovo invito al dialogo sulle riforme rivolto direttamente al numero uno di Forza Italia, Silvio Berlusconi. «C'è molta gente - spiega Veltroni - che mi dice: "Stai attento a Berlusconi!". Io sto attento, ma non si può approvare una legge elettorale senza il concorso almeno delle principali forze politiche tra le quali c'è Forza Italia». «Non si può continuare a fare - aggiunge - quello che si è fatto per quindici anni prendendo anche applausi. Io lo so che è più difficile parlare il linguaggio del dialogo che non dell'attacco, ma delle due l'una: o sbagliammo quando criticammo la Cdl che approvò da sola la legge elettorale o la strada giusta è il dialogo con le principali forze dell' opposizione». A questo punto, sostiene il segretario del Pd, davanti a due bozze Bianco, «la cosa importante è cominciare, poi maturerà un'intesa che sia in mezzo ai due testi per trovare il consenso più largo possibile».

BERLUSCONI: «VEDREMO» - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, lascia aperta la porta alla richiesta avanzata da Walter Veltroni a Forza Italia di correre da sola, come farà lo stesso Partito democratico, con qualsiasi legge elettorale venga approvata. «Vedremo - risponde Berlusconi - ma la situazione nella sinistra è molto diversa da quella del blocco liberale: la sinistra deve fare i conti con una sinistra estrema, radicale, antagonista, mentre nel centrodestra esiste una comunione di valori che è certamente diversa».

FINI:«BERLUSCONI NON ABBOCCHERA' ALL'AMO» - Le parole del leader del Pd, oltre a scatenare un terremoto all'interno dell'Unione non hanno ricevuto commenti positivi neanche da parte dell'opposizione. «Non credo - spiega il numero uno di An Gianfranco Fini - che Berlusconi sia così ingenuo da abboccare all'amo di Veltroni, perchè mentre per il Partito democratico andare da soli è una necessità vitale, vista l'incompatibilità di valori e programmi con la sinistra comunista e radicale, per Forza Italia rinnegare i valori unitari della Casa delle Libertà sarebbe un suicidio politico oltre che elettorale».

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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