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Magda Negri

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La Provincia di Torino il 23 aprile ha organizzato una conferenza sul tema:

 "Dispersione: capire perché- riflessioni sulle indagini di Iard e di Formazione 80"

Il fenomeno della dispersione scolastica e formativa nell'adolescenza presenta molteplici sfaccettature; le ragioni dell'abbandono definitivo della scuola e della formazione non risiedono solo nelle situazioni sociali e familiari di disagio, ma sono riconducibili anche a situazioni più sfumate e spesso più difficili da riconoscere e trasversali nella società.

Le ricerche commissionate a IARD Franco Brambilla di Milano, sotto la direzione scientifica del prof. Antonio De Lillo, e a Formazione 80, con la direzione di Massimo Negarville, indagano in profondità le cause della dispersione e le sue specificità nel territorio torinese.E offrono spunti interessanti, ma anche preoccupanti...

 

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Non sanno cosa fare di se stessi, sono privi di risorse personali, oltre che culturali, spesso appiattiti su un orizzonte di vita dove il proprio mondo ruota attorno al consumo di beni materiali. Sono i giovani dai 15 ai 23 anni che hanno abbandonato la scuola nei primi due anni delle superiori negli istituti di Torino e provincia o che non hanno conseguito il diploma. E’ quanto emerge dalla ricerca presentata dall’associazione Formazione 80’ al convegno organizzato dalla Provincia di Torino sulla dispersione. Per l’occasione è stata anche illustrata un’indagine dell’Istituto Iard sui ragazzi delle medie a rischio dispersione nelle scuole medie del Torinese. Dalle interviste effettuate emerge che fra i fattori che incidono di più sui fenomeni di abbandono e di insuccesso scolastico c’ è il basso livello culturale delle famiglie, in particolare della madre, oltre che la bassa condizione di reddito, causa quest’ultima che pesa comunque meno rispetto al livello di scolarizzazione familiare. Più complessa l’interpretazione del fenomeno negli studenti stranieri, che nonostante le difficoltà oggettive connaturate alla loro situazione e ai problemi di adattamento  in qanto immigrati, appaiono comunque più determinati nel loro percorso di studio.  
Rischio di dispersione e abbandono nella scuola sono fenomeni che nel tempo tendono a diminuire, ma la Provincia di Torino in linea con il resto del Paese è ancora molto indietro rispetto ai più avanzati Paesi europei. Un dato per tutti, davvero impressionante: il 30% di coloro che da noi si iscrivono alle superiori non riesce ad arrivare al diploma.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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