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Magda Negri

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Castiglia SaluzzoIeri lunedì 26 settembre sono stata a Saluzzo perché invitata dal mio caro amico critico d'arte, compagno da sempre, Sergio Anelli che da decenni lavora per la valorizzazione delle terre del marchesato.

Si trattava dell'inaugurazione della mostra "Nei limiti", percorso artistico dell'associazione Art.ur, estensione piemontese del Padiglione Italia della 54° Biennale d'arte di Venezia edizione 2011, alla quale pertecipava Vittorio Sgarbi.

Sgarbi al solito si è fatto attendere troppo: ha tenuto un troppo lungo, enfatico, ma appassionatissimo comizio sulla necessaria valorizzazione di tutti i giovani talenti contro la mafia dei cosiddetti critici d'arte. Mah? Sono cose di cui mi intendo poco.

Mi ha entusiasmato vedere la ristrutturazione della "Castiglia" che è stato carcere fino al 1992, discutere dei due musei permanenti che vi saranno ospitati (quello della cultura cavalleresca e quella storia del carcere).

Per il resto è una gran scommessa per il comune di Saluzzo: il demanio vuole cedere l'intera proprietà al comune se no non consentirà alcuna valorizzazione, l'apertura di un ristorante, l'allestimento di mostre e così via. Incomincia una storia simile a quella della Reggia di Venaria perché anche la Castiglia è stata ristrutturata con i fondi europei ma la gestione non potrà reggersi sulle sole spalle di un piccolo-medio comune. Infatti gli amministratori di centrosinistra stanno pensando ad una gestione integrata pubblico-privato.

Riuscirà Saluzzo, come spera il mio amico Sergio Anelli, e come questa sera sembrava nell'auspicio di tutti, a diventare "la Spoleto del nord Italia"? Sgarbi assicura che Saluzzo è meglio conservata di Spoleto e non piemontesi, su questo punto, tendiamo a dargli campanilisticamente ragione.

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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