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Magda Negri

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Tullio Monti mi invita al dibattito su Ernesto Rossi , all'Unione culturale. Un bel pomeriggio di lavoro sotto il patronato della Consulta torinese per la Laicità delle Istituzioni . Il dibattito si inserisce nel ciclo "Quando la libertà è altrove " degli istituti Gramsci, Gobetti, Salvemini, Rossetti.

Avrei desiderato partecipare più intensamente al ciclo di dibattiti, ma il tempo è quello che è e spero in una prossima pubblicazione. Si presenta il libro "Stato e Chiesa: Ernesto Rossi contro il clericalismo ", di Simonetta Michelotti, docente di Scienze Politiche all'Università di Siena. Partecipa anche (ecco la bella scoperta) Antonella Braga, brillante storica che lavora all'Istituto Storico della Resistenza di Novara , autrice di un imponente tomo edito Il Multino su "Un federalista giacobino: Ernesto Rossi pioniere degli Stati Uniti di Europa ", che è la sua tesi di Dottorato. Scopriamo di avere a Novara e a Verbania amici comuni.

Chiacchero un pò con Tullio Monti e le due studiose. Hanno interessi per il Pd, ma con molta circospezione.

Fra il pubblico c'è la mia cara amica Piera Egidi Bouchard che si autodefinisce "una laica con fede", scrittrice, pastore valdese, già dirigente del Movimento Femminista a Torino e per tanti anni militante del PCI. Del Pd dice "ma come fate a tenere insieme Odifreddi e la Binetti ? Questo partito va bene all'Italia ma non a noi." A noi vuol dire tante cose: a noi che abbiamo militato con quella passione, senza cesura tra pubblico e privato con tanta orgogliosa intransigenza. In quel noi c'era una compiaciuta antica separatezza del partito avanguardia pedagogica. Piera è una intellettuale esigente. Per ora non ci sarà.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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