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Magda Negri

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Scendo dall’aereo e incontro A.M. Petroni, Consigliere di amministrazione e della Rai, che ieri ha presieduto il bel dibattito al Centro studi Einaudi a Torino sul liberalismo. Mi congratulo con lui e ritorno per un attimo sugli interventi dei relatori, Gastaldo e Ricolfi. Ho trovato molte assonanze con le riflessioni promosse già 3-4 anni fa dai seminari di LIBERTAEGUALE sugli effetti contraddittori della globalizzazione.

Cina, India Hong Kong, Corea, come coniugano la potenza del mercato capitalistico con l’immaturità dell’istituzione democratica?. Gastaldo, liberale di sinistra, aveva parlato chiaro ieri: alcune di queste società investite dalla globalizzazione hanno tratti non solo illiberali, ma nazionalistici di tipo fascista. Le libertà prima o poi prenderanno voce .Il Pd non può davvero svilupparsi senza robuste implementazioni di liberalismo di sinistra  e dovrebbe, a Torino, nutrirsi di più di questo confronto.

Su questo punto ho una affettuosa, ma puntuale polemica con Marcenaro. E’ continuata anche questa mattina mentre l’assessore Oliva ci dava un passaggio  dall’aeroporto di Roma.Gentile, ma anche molto preoccupato delle conseguenze della caduta del Governo, per le convenzioni riguardanti la Reggia di Venaria.     

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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