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Magda Negri

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Anche io do il mio contributo come posso

Di ora in ora, questo pomeriggio, con l'appello/invito dei 100 scienziati a Conte per prendere decisioni radicali e le decisioni già assunte da De Luca per la Campania ... il quadro della pandemia si fa piu drammatico.
Rischiamo di andare fuori controllo.
Per quel poco che posso fare personalmente, vi invito a scaricare l'app Immuni.
 

Il gatto che bruca

Sembra un banale vasetto d'erba gatta, che tutti i possessori di felini tengono in casa sul balcone.
Invece no...
È solo la prima tappa di un rito iniziatico che il mio micio fa circa tre volte al giorno.
Bart mangia le cose che più preferisce e vistosamente ingrassa.
Però è un gatto che sostanzialmente bruca e vuole essere visto e accarezzato mentre lo fa.
La prima tappa del rito comincia vs le 3/4 di mattina.
Impossibile resistere ai suoi forsennati miagolii.
Dopo essersi esibito si precipita giù, verso il primo piano della casa e gioca a rotolarsi sui tappeti e a saltare sui mobili più alti.
Sempre bisogna contemplarlo, accarezzarlo... e dopo una decina di minuti posso tornare a letto.
Lo stesso avviene a metà pomeriggio e la mattina verso le7.
Non mi è mai capitato un gatto così.
Non sta in braccio, fa le fusa quando vuole lui, ma esige che gli umani lo assistano nelle sue richieste.
Resistere ai miagolii è quasi impossibile.
Adesso capisco la cattiveria di un lontano amico mio che, sopraffatto dai miagolii del suo gatto, di notte lo chiudeva in garage.
Io resisto e subisco in una paradossale inversione dei rapporti di forza uomo/gatto.
 
P.S.: la voce in sottofondo è della mia amica Diana, autrice del video!
 

Le persone contano

La prendo un po'alla lontana.
Ma la questione lo merita.
Quando a 20 anni mi iscrissi al PCI, mi insegnarono cosa vuol dire "politica dei quadri".
Linguaggio terzinternazionalIsta... certo, ma in fondo una formidabile risorsa organizzativa.
Usare le persone giuste al posto giusto... seguirle su un percorso lungo... tracciare possibili sviluppi... governarne le passioni e le ambizioni.
C' era qualcosa di simile a una chiesa.... secondo alcuni... o di un esercito... secondo altri, ma non facemmo mai clamorosi errori, tali da danneggiare l' organizzazione e i suoi compiti di proiezione verso la società, per il governo delle città e del paese.
Si tendeva all'ottimizzazione delle risorse umane nel lungo periodo.
Ricerca ossessiva dei giovani di maggior valore... richiesta esigente verso le generazioni più mature di dare quello che possono.
Fino all'ultimo.
Nonostante la forza del Pd, che resta il partito più autorevole nel sistema italiano, partito non transeunte, non in mano a capi o capetti con la loro corte..
La cronaca di questi giorni ci testimonia che la politica dei quadri non esiste più.
Se la frontiera principale per il Pd è l'Europa, come si può chiedere a Gentiloni o a Sassoli o Gualtieri di candidarsi sindaci a Roma?
Come possono recentissimi parlamenteri europei - non solo Calenda- mettersi a disposizione per candidarsi in varie città italiane?
Potrei continuare con gli esempi.
L' estrema personalizzazione mediatica, insieme alla debolezza dei soggetti politici, rischia di squalificare la funzione della politica e dei politici.
Max Weber resta insuperato.
Quando la politica non è temporaneo impegno civile e diventa professione, ci vuole professionismo e carisma.
Non tutti possono e devono fare tutto... in una spasmodica ricerca di nuove funzioni e ruoli.
Perchè le persone contano.
La politica è fatta anche di persone.
Non tutto è leggibile con le lenti dell' "uno vale uno" o della rottamazione.
Paccottiglia pseudoideologica che porta male ad ogni organizzazione e ai suoi vari teorizzatori.
 

Prove difficili della democrazia partecipata ai tempi del Covid19.

Sto sentendo per telefono molte amiche, per lo più mie coetanee, ma anche amici maschi, e capisco che l'alta marea ormai è arrivata.
Si susseguono i provvedimenti restrittivi nelle Regioni, ma ognuno di loro ha già fatto il proprio piano di vita quotidiana, ha già scelto cosa fare e cosa non fare, per lo più sono tutti molto esperti di dati e di % di ammalati e deceduti e il clima sta tornando rapidamente ad essere quello di febbraio/marzo.
I mesi più drammatici.
Chi rinuncerà al cinema, chi restringerà il proprio raggio di socialità alle telefonate, pressochè nessuno rimpiange di non poter andare tranquillamente a zonzo, in giro per negozi.
Il cibo è garantito, la vita nella sua pienezza no.
Concordano quasi tutti che le lezioni a scuola si tengano in streaming fino alle prime due classi delle superiori, ci si scambia informazioni sul vaccino contro l'influenza, che sarà a disposizione dai medici di base dopo il 20/11 e qualcuno diligente, come me, si è già procurato il vaccino contro la polmonite.
Sono, siamo, tutti molto preoccupati per la crisi economica che colpirà molto il paese e specificatamente alcuni settori dei servizi.
Quasi nessuno, per fortuna, si pone il problema che mi assilla da qualche giorno: a Roma e a Torino come faremo le primarie?
Incomincio a pensare che bisogna organizzare un voto per posta, copiando dagli americani e dagli australiani, insieme al voto online.
Prove difficili della democrazia partecipata ai tempi del Covid19.
 

La lezione dell’Estremo Oriente per convivere con il Covid 19

Apprezzo questa impostazione di Molinari che non si perde in recriminazioni e rimpalli di responsabilità, ma va dritto al cuore della differenza tra la gestione europea e quella aiatica del Coronavirus.
Il quid sta nella capacità tecnologica dei tracciamenti, nell'abitudine a trattare pandemie simili, precedenti, tra cui spicca il modello Taiwan: 24 milioni di abitanti, 535 contagiati e solo 7 vittime grazi a "un metodo aggressivo di test, misuramento dei contagiati, tracciamento elettronico, mascherine e distanza sociale".
Aggiungo io: il comunismo e metodi latamente aggressivi non c'entrano affatto.
I migliori risultati sono nella Corea del Sud, Singapore, Taiwan, come in Cina.
E' un articolo da meditare, per la sua oggettività e la direzione di marcia che indica.
Questa volta è l'estremo Oriente ad indicare la via all'Europa per la gestione di lungo termine di un elevato numero di contagiati, senza nuocere troppo al sistema economico nazionale.
La ruota gira, non sempre si è egemoni nella Storia.

https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2020/10/18/news/covid_19_estremo_oriente_contenimento_pandemia-270934826/ 

Scossoni quasi tellurici

Ci sono rilevanti sviluppi negativi sullo scenario politico.
Innanzitutto il conflitto - speriamo sia solo un ritardo - tra il Parlamento europeo e la Commissione per l'erogazione dei fondi Recovery..
Il ritardo del governo italiano nel presentare alla Commissione il Piano Nazionale riforme ...ne è il corollario.
Secondo: Iv ha ritirato la sua disponibilità sulla riforma del Senato e tutto il processo si è bloccato.
Accordo di maggioranza fondato su basi fragilissime, come molti di noi avevano temuto e denunciato in occasione del referendum.
L'acuirsi della pandemia drammatizza la crisi sociale sottostante e fra i numerosi interventi del governo manca il più urgente: la richiesta dei miliardi del Mes finalizzati ai più svariati interventi sanitari.
Il contrasto Stato/Regioni su molti interventi di massima urgenza rimanda un senso di conflitto e divisioni fra i poteri.
Tutto l'edificio su cui si regge il governo è sottoposto a scossoni profondi.
Non ancora tellurici... ma poco ci manca.
Se non fossimo tutti divorati dal pensiero dominante della pandemia... capiremmo che una registrazione seria del programma di maggioranza e delle relazione fra i partiti non è vecchia politica politicante, ma la condizione minima per continuare con efficacia e serietà.
 
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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