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Magda Negri

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Biden for President

Non sono neanche le 5 ... ma ormai va così e non mi sento neanche stanca.
La stanchezza si farà sentire verso le 18.
Ma non ho mai preso un sonnifero per indomabile resistenza culturale.
Comunque ci sono buone notizie..
Su RAI news 24 si susseguono analisti politici che sostengono che Biden .. stato per stato.. ha crescenti possibilità di vincere Trump.
Sondaggi raffinati alla mano.
Poi arriva Friedman e dice di stare attenti.
Butterà, anche in modo illegale, migliaia di miliardi sulla fine della campagna elettorale... e potrebbe spostare gli indecisi all'ultimo momento.
Vado a farmi il caffè e il risveglio mattutino è meno giulivo.
 

Conte e il Pd dimenticano la Storia

Domani scaricherò, in qualche modo, il Piano Colao, che oggi, ben commentato in vari giornali, delinea 6 blocchi di interventi:
- impresa e lavoro;
- infrastrutture e ambiente;
- turismo, arte e cultura;
- individui e famiglie;
- istruzione, ricerca e competenze;
- pubblica amministrazione.
C'è chi lo paragona al Progetto80 di Giorgio Ruffolo, che fu un vero piano quinquennale del primo centro sinistra (1971/1975), e aveva alle sue spalle la solida alleanza di Dc e Psi....
Chi lo paragona invece al progetto a medio termine degli anni '80....
Chi al Governo Ombra, elaborato dalla sinistra nel 2008, dopo la caduta del governo Prodi.
Però siamo, in questi giorni strani e confusi e le classificazioni precedenti risultano strane e ambigue.
Probabilmente alcuni interventi proposti da Colao, sono nei decreti Liquidità e Bilancio dell'attuale governo, ma l'attuale governo procede con logica emergenziale e amministrativa... senza l'ispirazione complessiva del progetto Colao.
Quindi diciamo che è un contributo programmatico e strategico che si può prendere, lasciare, prendere in parte, lasciare in parte.
Gli Stati Generali, che sembrano adesso proporsi in sessioni separate, lo useranno e ciascuno porterà un suo contributo.
La strana vicenda delle Task Force e dei comitati tecnici, dice che è molto incerto il rapporto strumentale e la specificità delle funzioni tra politici, tecnici, tecnici - politici.
La causa è una sola, grande come una montagna: la mancante unità strategica tra le forze di governo.
Situazione necessitata ma situazione complicata.
Da questo punto di vista io credo che Zingaretti e la direzione del Pd abbiano molto gravemente sbagliato nel dire al paese che lavoreranno con tutte le forze politiche per cambiare l'attuale legge elettorale e ritornare alla proporzionale pura, con qualche soglia di sbarramento.
Non posso che rimandare al bellissimo articolo che sta in prima pagina, oggi su LaStampa, di Marcello Sorgi: "Conte e il Pd dimenticano la storia".
Il Pd nasce dopo la caduta del Muro di Berlino, la crisi di Tangentopoli e il Referendum Segni, che avevano liberato le forze politiche da predeterminati ruoli eterni di governo o di opposizione.
La democrazia governante, alla base della nascita stessa del Pd, implica che l'elettore possa scegliere il suo partito e il suo governo, e indicare il capo del governo stesso.
Con varie declinazioni, tutta la vicenda dei Ds prima e del Pd poi, ha sempre sposato questa strategia.
Le forze politiche si presentino prima, nella loro diversità ma apparentate, agli elettori e presentino il programma di governo.
Solo la crisi attuale, estrema, della democrazia parlamentare ha potuto consentire che in 24 mesi si passasse da un governo Lega/5S a un governo 5S/forze della sinistra.
Sorgi ci ricorda inoltre che con il proporzionale il centro-sinistra non ha mai vinto.
Aggiungo io che la legge dei sindaci del doppio turno, che fino all'altro ieri era la proposta del Pd, avrebbe consentito, al secondo turno, di suscitare energie che non si trovano nella somma algebrica dei partiti, con il programma trascinante dell'alternativa di governo.
Quindi, dal momento che la direzione, nella sua quasi totalità, ha sposato questa linea, proposta da un gruppo dirigente secondo me troppo giovane e anche inesperto, per comprendere a fondo la storia italiana... devo considerarmi formalmente in minoranza.
Non appartenendo a nessuna corrente, sono una minoranza singola, da monade.
Ma sottrarre ai cittadini italiani la scelta del governo con la preventiva dichiarazione di alleanze dei soggetti politici prima del voto, è una responsabilità molto grave.

"Love difference... Fear indifference"

"Love difference... fear indifference".
Uno degli slogan più belli che ho visto su un cartello di modesto cartone, scritto a mano, tenuto da una ragazza bianca alla manifestazione di Milano ieri.
Bellissima, molto scenograficamente studiata, quella di Torino... folte manifestazioni di giovani ovunque in Italia e in Europa..
Passano i secoli... ma i simboli restano depositati nelle coscienze nella loro cruda essenzialità.
Tu nero io bianco ... i bianchi europei e gli arabi hanno
organizzato per secoli la schiavitù dei neri.
Gli americani ci hanno fatto una guerra civile e la questione razziale cammina insieme alla loro democrazia.
Noi europei siamo un po'immuni, perché abbiamo fatto i mercanti, ma non avevamo la"merce" in casa.
Il razzismo si nasconde e si camuffa dentro ognuno di noi.
Guardare all' immigrazione e alle condizioni dei lavoratori di colore in Italia.
Questioni di coscienza.
Le manifestazioni di questi giorni rivelano che sta crescendo una generazione di giovani europei dalla coscienza pulita.
Speriamo che questa forza li accompagni per tutta la loro vita e cambi la vita di quelli che verranno dopo di noi.
 

Tanti piccoli bradipi?!

Non compero quasi mai Il Fatto Quotidiano.
Ma oggi volevo capire qualcosa di più dei futuri Stati Generali dei 5S, che forse si terranno a Settembre, prima delle regionali.
Da una parte, sembra Bugani, Casaleggio, DiBattista... dall'altra i "governativi" di Di Maio, Crimi e la gran parte del gruppo parlamentare.
Forse queste dinamiche influiranno sul quadro politico... anche se il governo è blindato non solo dalla crisi, ma dalla elezione del Presidente della Repubblica fra 2 anni..
Mi imbatto, comunque, quasi per caso, nell' editoriale di Marco Travaglio.
Da alcune sue comparsate televisive mi era sembrato più temperato... interessato, pur così di parte, ad un certo buon rapporto 5S/PD per la tenuta del governo.
No... errore..
Oggi vomita disprezzo politico puro verso il Pd.
"Mandria di bradipi polverosi e sonnacchiosi".... "vecchio establishment, salvato solo dalla freschezza e dalla genialità politica dell' Avv. Conte ... contro il quale noi lavoreremmo".
Travaglio rimpiange ed esalta l' attivismo e i risultati del biennio "Di Maio/Salvini" e si inchina al protagonismo di Conte, che imporrebbe ai bradipi del PD che volevano andare in vacanza, la sfida degli Stati Generali dell' Economia.
Non mancano gustosi accenni alla postura a 90 gradi, sempre tenuta dal PD verso l' Europa.
Un giornalista vive di paradossi e di esagerazioni... ma essendo il suddetto Travaglio il gran protettore dei 5S, mi auguro che l'articolo non sia passato inosservato... nei giorni che precedono gli Stati Generali.
Premessa politica all'illustre adunata, secondo me.
Usiamo questi 2 anni per il bene del paese.
Fa parte del bene superare la contingente alleanza con i 5S senza preparare la vittoria delle destre.
Non facile.
Ma necessario.
 

Si apre il tesseramento!

Aperto da 2 giorni il tesseramento al Pd: oggi ci troviamo al circolo ( sezione ) e non sul web.
Bella tessera... impegnativa.
 

A novembre le primarie a Torino

 
Leggo sui social che, con informale consultazione tra eletti e membri delle Segreterie regionali e provinciali, il PD torinese ha scelto di convocare per Novembre le primarie per la scelta del candidato sindaco di Torino.
Data giusta... metodo opportuno.
Farei torto alla credibilità politica di entrambi i segretari se non ricordassi che tutto il processo... regolamento delle primarie compreso, va legittimato dalla direzione provinciale da convocare nella sua fisicità.
Per quanto riguarda l' offerta politica, certo dobbiamo lavorare con quello che abbiamo... ma se troviamo, cammin facendo, "il fenomeno", non credo che 5S lo dovremmo respingerlo, come fanno i 5S con il Mes.
Sappiamo che se il sindaco non esce al primo turno... al secondo non lo scelgono più i partiti grandi o micro ..ma la platea dei cittadini torinesi... volubile, imprevedibile.
Personalmente penso - ma posso sbagliare - che la Torino della Ztl voterà bene comunque... qualsiasi sia il nome del sindaco... ma saranno le periferie a decidere.
E le periferie non sono da tempo politicamente corrette.
 

A novembre le primarie a Torino

 
Leggo sui social che, con informale consultazione tra eletti e membri delle Segreterie regionali e provinciali, il PD torinese ha scelto di convocare per Novembre le primarie per la scelta del candidato sindaco di Torino.
Data giusta... metodo opportuno.
Farei torto alla credibilità politica di entrambi i segretari se non ricordassi che tutto il processo... regolamento delle primarie compreso, va legittimato dalla direzione provinciale da convocare nella sua fisicità.
Per quanto riguarda l' offerta politica, certo dobbiamo lavorare con quello che abbiamo... ma se troviamo, cammin facendo, "il fenomeno", non credo che 5S lo dovremmo respingerlo, come fanno i 5S con il Mes.
Sappiamo che se il sindaco non esce al primo turno... al secondo non lo scelgono più i partiti grandi o micro ..ma la platea dei cittadini torinesi... volubile, imprevedibile.
Personalmente penso - ma posso sbagliare - che la Torino della Ztl voterà bene comunque... qualsiasi sia il nome del sindaco... ma saranno le periferie a decidere.
E le periferie non sono da tempo politicamente corrette.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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