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Magda Negri

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21 marzo

21 Marzo Festa dell Europa...
non troppo ruggente.
Ma la bandiera c'è.
 

Scene da film..

Come quasi tutti continuo a vedere nelle Tv il susseguirsi delle immagini dei ragazzini scampati al massacro.
Mi colpisce la precisione delle parole e dei dettagli con cui uno di loro spiega alla mamma dove il pulmann si sta dirigendo, e anche la donna é molto forte e contenuta quando il figlio le dice che forse il prof é morto e sul pulman é stata sparsa benzina.
Poi l' intervento perfetto delle forze dell' ordine, il fumo nero.. gli allievi che fuggono urlando..ma tutto sommato consapevoli e bravi.
Scene da film..
Ne abbiamo visti tanti, specie americani, che trattano di avvenimenti simili..
Ma non era un film..
Le parole dell' autista oggi testimoniano di un odio covato a lungo,di un piano preparato da tempo..
Ci siamo illusi di poter scampare strutturalmente in Italia dal terrorismo organizzato e dai suoi cascami nei pazzi o nei lupi solitari.
Bastava un po' di terrore in più, meno sangue freddo ..bastava il sequestro davvero efficace dei telefonini ..e tutto sarebbe precipitato nel rogo degli adoescenti..nello strazio di una nazione.
E la storia d' Italia avrebbe preso un nuovo corso.
 

"Elvira, la storia, le storie"

Domani alle ore 18 al Circolo Bendini di Collegno presentazione del libro di Fausto Valz Spuret "Elvira, la storia, le storie".
Lo presenterò con l'autore ed Umberto D'Ottavio, già Sindaco di Collegno e parlamentare.
Guardate la copertina del libro, ed intuite il senso del fluire di vite, di anni, di eventi intorno alla figura della montanara Elvira: fiera, dura e coraggiosa come sanno essere i montanari ....
Così coraggiosa che da bimba, appoggiata al masso che intravvedete davanti alla baita, incontrò un lupo, non ne ebbe paura, e lo scacciò.

...Con la speranza di farcela

Commento un pò rozzo su direzione e dintorni.
Per uno presente ci sono 10 forse ingiustamente esclusi che protestano.
Va così da quando sono nati i partiti democratci .... e lo sappiamo.
Secondo problema.
Sono organismi troppo grandi per funzionare.
Va così da troppo tempo e non ci sono mai le condizioni politiche per cambiare.
Mi sembra che si sia dilatato ulteriormente il numero degli invitati e dei membri di diritto..Poco male..
Terzo problema.
I 20 a disposizione ad libitum del segretario.
Neanche il Segretario è superiore allo Statuto.
Se gli amici di Futura si sono iscritti al Pd nulla quaestio.
Se non sono iscritti valgono come invitati..senza diritto di voto.
La composizione del gruppo hard della direzione..
Molte riconferme, rigorosa divisione correntizia...interpretando Zingaretti mi piacerebbe dire excorrentizia.
Qui le scelte sono state di esclusiva competenza dei gruppi promotori delle varie mozioni.
C' era una sola mozione "pura", quella di Giacchetti, e ha fatto le scelte che ha ritenuto.
Le altre 2 mozioni erano "coalizionali", con maggiori difficoltà quindi.
Zingaretti era un maxi correntone di ispirazione veltroniana - soluzione per me necessaria per mettere in sicurezza la sinistra e il Pd nella situazione attuale - che ha trovato i suoi equilibri tra i gruppi storici fella sinistra interna: Fassino, Franceschini, Boccia, qualche nome di origine prodiana o veltroniana...ma mi sembrano pochissimi, come qualche personalità veltroniana.
Tutto normale ..ma ho un solo vero problema.
Come potrà un gruppo dirigente figlio di questa logica, partorire un partito radicalmente diverso?
Forse lo stimolo verrà dall esterno.
Comunque devo fare un grande elogio a Zingaretti.
Mettere e tenere insieme Calenda, Gozi e Furfaro, o Provenzano, é un miracolo di esercizio di vocazione maggioritaria.
Tutti insieme appassionatamente per parlare a tanta parte del paese..con la speranza di farcela.
 

Rispettare le minoranze

Bellissimo discorso..
Il difficile arriva ora, con la costruzione del programma di governo e con la riforma reale del partito.
86 astenuti su Gentiloni.
Mi sembra di ricordare che Giacchetti non ebbe problemi a votare presidente Orfini, che apparteneva alla stessa maggioranza di Renzi.
Non chiese allora un presidente di minoranza.
Però ha senso istituzionale chiedere che il presidente del Pd rispetti alle minoranze.
Ma deve valere sempre..non quando piace.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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