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Magda Negri

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Non dimentichiamoci delle riforme istituzionali

Tanta acqua è passata sotto i ponti, particolarmente la sconfitta referendaria che rafforzava la figura del Premier e aboliv a una Camera, nella sostanza.
Il problema delle riforme istituzionali non può morire nel gorgo del proporzionalismo e dello status quo.
Leggo sui giornali che Giorgetti si pone lo stesso problema, rilancia il tema delle elezioni dirette del Presidente della Repubblica e della riduzione del numero dei parlamentari insieme all'abolizione di una Camera.
Però le parole di Giorgetti sono cariche di antiparlamentarismo, e quindi restringono la prospettiva.
Ceccanti e altri hanno riproposto la questione in modo più equilibrato.
Anche chi aveva notato "No" si era, come D'Alema, riproposto di affrontare la questione nella nuova legislatura.
Vedremo se ci sono ancora uomini e donne d'onore.
 
...Riflessioni rispetto questo mio post di esattamente due anni fa che mi ha riproposto Facebook...!
 
Considero queste due interviste a Parisi e Morando di valore strategico perché richiamano le radici antiche e il pensiero collettivo sulla strategia delle riforme istituzionali ed economiche che ha caratterizzato il meglio del Centro Sinistra in questi anni. Per continuare c’è bisogno non di “rottamatori” ma di “saldatori”perché senza un movimento di opinione e un partito convinto non si faranno passi avanti.

La verità tecnica... non politica

Penso alla mamma di Mirko, l' ultima probabile vittima , che da giorni non si allontana dalle mostruose macerie e aspetta di rivedere il figlio.
Poi penso che in questi giorni siamo diventati tutti ingegneri strutturi..e spariamo sentenze..
Io ho i seguenti interrogativi.
1- La convenzione che ho potuto leggere sul Corriere della Sera dà stringenti obblighi al Ministro dei Trasporti, e non solo alla dirigenza di autostrade. Nel corso degli anni e durante numerosi governi Autostrade e Ministri hanno ritenuto di poter manutenere e che non fosse necessario chiudere o distruggere il ponte. Dal momento che non sonotutti cretini o suicidi qual è l' affidabilità tecnica e scientifica degli esperti italiani?
2 - Leggo che in altri paesi dopo 50/60 anni si abbatte e si sostituisce, che in Cina e Giappone si costruiscono ponti quasi impossibili..e non cadono.
C é un problema di inadeguatezza tecnica degli ingegneri italiani? Solo fatica e lungaggini burocratiche? Solo subalternità ai comitati del No puerile e irresponsabile..?
3 - Mi ha stupito la dolorosa intervista di Del Rio a Repubblica.
Nessuno lo avrebbe avvertito della gravità delle continue verifiche.
Mi dispiace prendermela con gli ingegneri...Ma nessun politico avrebbe tenuto il ponte aperto se avessero capito e comunicato la verità della situazione.
Sulle concessioni e dintorni ..mi interssa poco.
Si vuole fare un'altra Iri?
Bene..ma i problemi non cambierannno.
Se all' Odg c'e la messa in salvaguardia di un territorio che si sgretola per cause naturali e abusi decennali, abbiamo bisogno di una agenda politica da ripensare per decenni.....

La nuova razza di politici

Sto ascoltando di Maio su La7.
Diventata tribuna serale quotidiana per il Vice presidente del Consiglio nonostante il garbato contradditorio di Parenzo e Labate.
Esibizioni muscolari, abossi di ignoranza giuridica, indecente polemica retrospettiva e menzogne contro i governi precedenti.
E' una razza nuova di politici...elementari e spudorati.
Si dice che si appellano alla pancia degli elettori.
Ma forse hanno solo questo nel loro cervello.
Non è una finzione.

Ricordi d'infanzia che scaldano il cuore...

Vacanze finite.
Sto tornando a Torino su un super pulman quasi vuoto.
Cerco notizie su Genova.
La cosa che continua ad impressionarmi di più è la professata cura che il ponte avrebbe ricevuto anche da vari politecnici italiani e dalla Società Italiana di Ingegneria.
Allora non sembrava un malato grave, ma un malato cronico meritevole di cure standard.
Quindi alto tasso di insicurezza per tutte questo tipo di strutture.
Fa freddissimo sul pulman.
Avevo sottovalutato l'aria condizionata.
Mi soccorre un ricordo dell' infanzia, quando il mio giovane papà mi portava dalla nonna in bici, tenedomi su un seggiolino davanti.
Per non farmi prendere freddo mi metteva un giornale ripiegato sul petto.
Allora decido di usare i 3 giornali presi per il viaggio come coperta notturna.
Tutti gli altri in felpe salviniane e io sotto un mucchio di giornali.
Fantozziano..ma qualcosa fa.

Amendolara accoglie

Gli editti di "Salvini il Terribile" non sono ancora operanti sulle vaste spiagge di Sibari e Villa Piana..
Collanine e vestiti a poco prezzo venduti come sempre con discrezione e, mi sembra, con pochi acquirenti.
So bene che non é una soluzione ma almeno non si provocano caccie all uomo.
Ad Amendolara invece, per il secondo o terzo anno consecutivo, gli unici 2 alberghi esistenti, discreti e sul mare, sono stati destinati dalla prefettura, in accordo con i proprietari, ai giovani emigranti africani arrivati negli anni.
Giovani belli, sani, molto "rasta", che ciondolano dalle terrazze ai bar.
Sono bene accolti ..ma non funziona.

Non sono vacanze rilassanti queste

Forse piove e salgo prima dalla spiaggia, anzi dai ciottoli grandi e levigati che rendono il mare qui particolarmente trasparente.
Non sono vacanze del tutto rilassanti, perché quello che è accaduto il 4 Marzo credo che inquieta ciascuno di noi.
C'è voglia di fare, e condivido profondamente l'appello di Cacciari.
Purtroppo il Pd é ancora allo stadio dell'analisi della sconfitta e dei nuovi scenari....
Molti personaggi ,molte nuove considerazioni.
Ma nessuna azione collettiva.
L' azione collettiva può nascere solo da un congresso da celebrare rapidamente, con onestà e spirito di ricerca.
Stiamo cloroformizzando il percorso congressuale per incertezza politica e spirito di autoconservazione.
Anche Martina fa quello che può, ma é ora di accelerare.
Accelerare per arrivare pronti alle elezioni europee, dove la sinstra riformista dovrà combattere su due fronti.
Come scrive bene Galli della Loggia oggi su il Corriere, di fronte all' immensità negativa del nuovo quadro politico ogni temporeggiamento prepara la sconfitta.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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