Più famiglia per tutti
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- Creato: Lunedì, 22 Febbraio 2016 08:45
Lunedì 22 febbraio 2016
ore 20,45
Sala San Massimo NH Collection Torino
Piazza Carlo Emanuele II 15, Torino
Incontro per discutere del ddl Cirinnà. Modera Dunia Astrologo.
Lunedì 22 febbraio 2016
ore 20,45
Sala San Massimo NH Collection Torino
Piazza Carlo Emanuele II 15, Torino
Incontro per discutere del ddl Cirinnà. Modera Dunia Astrologo.
La polemica innestata dalle strambe punizioni previste dai cinquestelle per i dissidenti e i voltagabbana ha costretto il pd a riconoscere l’urgenza di una legge (ex art.49 della Costituzione) per la democrazia interna dei partiti. Benissimo, mancava proprio questa riforma per completare l’assetto costituzionale.
Nella 16° legislatura ci avevamo lavorato molto e sono già pronte ottime proposte unitarie. Adesso non ci sono più alibi, si tratta solo di prendere o lasciare.
In verità non si riesce bene a capire se lo scontro politico in corso tra Italia e Unione Europea sui dossier più spinosi come flessibilità di bilancio, flusso dei migranti e difesa dal terrorismo sia così grave e profondo da meritare le tracotanti accuse di Renzi e le sdegnate risposte di Junker.
Dal momento che i trattati non possono essere rivisti in breve tempo e che godiamo in modo straordinario della politica monetaria di Draghi bisognerà trovare un compromesso politico accettabile e specialmente uno "stile" che l'Italia ha attualmente perso.
Intanto la cosa più di sinistra che è avvenuta in Europa in questi mesi è la straordinaria accettazione della Merkel di più di un milione di profughi e la decisione del ministro Schauble di destinare tutto l'avanzo di bilancio del 2015, circa 12 miliardi di euro, all'accoglienza dei medesimi.
Nessun leader, né Cameron né Renzi né Grillo né Hollande, nessuno dei giovani aspiranti leader di "Ciudadanos" o "Podemos", avrebbe dato una prova così straordinaria. I tragici fatti di colonia non sembrano smentire le scelte politiche fatte. Questa é egemonia, il resto rumore di fondo.
Il decreto sul reato di immigrazione clandestina rimandato alle camere, gli incredibili fatti di Colonia, la relazione privilegiata fra Ungheria e Polonia per bloccare gli esuli della rotta balcanica... Tutto lascia presagire che la questione dell'immigrazione in tutte le sue forme sará il convitato di pietra nella politica italiana ed europea. Con sviluppi inediti, non scontati. Personalmente temo un riposizionamento anche dell'opinione pubblica progressista con ricadute elettorali.
Il governo si sta comportando tutto sommato bene relativamente alle unioni civili, la cui approvazione è indilazionabile e la libertà di coscienza lasciata sull'adozione non mi pare, una volta tanto, come una furba ipocrisia.
Non ho capito il risultato politico della kermesse della Leopolda, se non che è stata utile per un bilancio dell’azione di Governo e per un rilancio della stessa.
Il problema della famiglia Boschi c’entra poco.
Quando si passa dalla fase sorgiva di un movimento all’istituzionalizzazione e addirittura si assumono ruoli di governo è inevitabile che si perda smalto e freschezza.
Ho visto solo la televisione e mi è parsa una manifestazione di affetto, quasi di passione verso il leader che ritrova lì la sua constituency. Ma resta un problema: la Merkel fa qualche iniziativa privata alla Berliner Bahnhof? Corbyn ha qualche luogo prediletto nella dismessa metropolitana di Londra per riunire il “suo” popolo?
La politica italiana mantiene anomalie sconcertanti che non è detto che siano anticipazioni del futuro.
Continua a stupirmi l’atteggiamento di cauta moratoria e di attendismo del governo italiano sulla questione della guerra all’Isis. Prima o poi saremo trascinati a prendere una posizione più netta e a dare un contributo più fattivo dell’attuale.
Tutti parlano di salto di qualità, Putin evoca addirittura (paradossalmente) l’uso di strumenti nucleari. Ashton Carter, segretario alla difesa degli USA ha parlato di una guerra da combattere e davincere in ogni modo.
Il califfato sembra insediarsi in quella Libia rispetto alla quale noi rivendichiamo - non so in forza di che - un futuro ruolo egemone. Pare evidente che occorrerà una nuova Jalta per il medioriente e il mediterraneo. La formazione di una nuova e fattiva alleanza allo stato dei fatti non vede l’Italia in un ruolo di rilievo geopolitico che possa proiettarsi nei prossimi anni.
Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.