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Magda Negri

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C'è molta analisi da riordinare..

Sfidando la ristrutturazione a singhiozzi e ad libitum del muratore, che è scappato nei boschi a restaurare baite, ho messo a posto parte dei miei libri in una parete del mio studio.
Ho trovato un sacco di riviste, monografie, interventi congressuali dedicati alla nascita del Pd e al suo "dover essere", particolarmente concentrati negli anni 2005/2008.
Tutto catalogato, servirà per la nostra traversata congressuale.
Il meglio del pensiero politico italiano si applicava ai contenuti e alla forma del partito perno dell'alternativa a Berlusconi e al suo sistema di potere.
Poi la grande crisi finanziaria .. il decennio dei governi "necessitati" e i sommovimenti dell'opinione pubblica e dei flussi di voto.
C'è molta analisi da riordinare..
Non temo la lunghezza della durata congressuale, ma lo sfrangiarsi della discussione.
Intanto vedo che i giovani democratici che si autodefiniscono "coraggiosi " con il Capogruppo europeo Benifei invocano un'ennesima rottamazione.
Avranno le loro buone ragioni, ma aspetto qualche analisi politica meno usurata.
 
 

Non sarà mai finita...

 
Non finirà mai.. libri a terra.. porte nuove che sono più corte di quelle originali, anni '60.. (adesso si risparmia sul riscaldamento ) pareti da ridipingere..
Ma in fondo ci si abitua a tutto, anche a vivere come gli zingari..
Forse per Natale avrò una casa con tutte le porte.
Questione di privacy.. in fondo Bart è un maschio.
 
 
 

D'improvviso.. la nebbia..

D'improvviso.. la nebbia..
Non si vedono quasi gli orribili teli del Filadelfia.
La nebbia vera, quella densa e quasi materiale, da toccare, ha accompagnato tutta la mia infanzia, quando stavo da mia nonna nella campagna novarese.
Non si trovavano le strade e si camminava rasente ai muri.
Di sera e notte la temevo e, da grande, cercavo di non guidare.
Una volta a Torino l'ho reincontrata nella piana pinerolese.
Una notte stavo andando a fare una riunione sulla scuola a Pinerolo e mi sono letteralmente persa in autostrada.
Tra l'altro il mio maggiolone aveva dei fari molto fiochi, e mi sono salvata seguendo i fari di un grande Tir.
In questi anni e mesi di eterna primavera e siccità è stata scacciata nei ricordi infantili e giovanili.
Forse tornerà, ad avvolgerci nel grigio e nel silenzio, come l'anziano contadino che si smarriva in essa, nel film Novecento.
 

Sono i giorni dei riti repubblicani

Sono i giorni dei riti repubblicani del passaggio delle consegne, dei dossier, delle congratulazioni e dei suggerimenti.
Bisogna essere sinceri: da molto tempo non si vedeva un passaggio di poteri e funzioni tra premier così civile, pacato e in rigorosa continuità.
La dimensione europea appare, per Meloni, un dettato già scritto, un obbligo cui ottemperare.
Il percorso del governo sembra tracciato entro questi limiti obbligati e obbliganti.
Dove sarà quindi la svolta, la rottura, la novità culturale/politica della destra-destra di governo?
Probabilmente su tutta la materia dei diritti civili e la gestione dei fondi del Pnrr, già contesi tra vari ministri e nelle loro finalità.
Le materie più propriamente sociali, rinnovo dei contratti, pensioni ecc., dovrebbero essere gestite senza sfondamenti del bilancio e tragiche ripercussioni sul debito.
Su questi punti penso che ci sarà l'attrito più acuto tra le varie componenti del governo.
Ma questo clima, celebrativo e irenico, potrebbe svanire da un momento all'altro.. perché tante sono le pulsioni represse, forte è la sfida identitaria dei nuovi venuti, grandi le attese di questo popolo di destra, mutato, che li ha votati.
Noi dobbiamo occuparci di costruire un'opposizione conseguente... Che nelle democrazie liberali dell'alternanza ha lo stesso valore del governo.
Il nostro congresso ha buona materia da discutere e da mettere a terra praticamente.
 
 

Eppure Natale è lontano

Non mi ricordo esattamente quando lasciammo la storica sede del Pci di Via Chiesa della Salute.. forse alla fine degli anni 80..
Ieri sera tardi, uscendo dalla nostra attuale sede di Via Coppino, dove abbiamo lavorato a qualche piccola modifica dello Statuto regionale (grazie alla sapienza para - giuridica di Gianni Ardissone), ho ripercorso Via Beggiamo, via Chiesa della Salute, Via Colautti..etc.
Un'onda di ricordi, di luoghi e volti cari, di tanti compagni che non ci sono più.
Al posto del circolo, che era un po' la seconda sede della Federazione e dove si continuava, mangiando, una infinita non stop di discussioni e di lavoro, la sede di Unicredit...
Al posto della Federazione, negozi scintillanti.
Com'era buio il nostro androne, invece, prima di entrare nel grande salone delle riunioni, e poi giù, ancora una rampa di scale, dove c'era la grande sala azzurra, sede delle riunioni delle varie commissioni di lavoro...
Una sede che accoglieva militanti, funzionari del Pci e le loro vite.
Vite che lasciavano pochissimo al privato, alle famiglie, insomma al "personale".
In fondo tutta la nostra vita era lì.
Nessun rimpianto.
Abbiamo avuto il grande privilegio di credere e lavorare per una missione di giustizia, libertà e progresso.
Fuori, adesso, Via Chiesa è tutta scintillante di negozi belli e moderni, a buon prezzo.
Nella piazzetta addirittura risplendono le luminarie.
Eppure Natale è lontano.
 

Berlusconi non smette di stupire

Fa il matto?
Impossibilità antropologico - esistenziale di accettare il proprio declino, insieme al ridimensionamento elettorale del proprio partito?
Berlusconi non smette di stupire.
Eppure penso che l'obiettivo sia politico.
Intanto ci fa sapere che la distribuzione dei collegi uninominali certi era stata iniqua.. (ma lui dov'era?!), che l'ipotetica composizione del governo perpetua questa emarginazione politica programmata a tempo, che il governo che ha in testa lui non corrisponde nella sostanza agli accordi fragili di volta in volta in preparazione.. e specialmente che gli sanguina il cuore per quello che succede non al popolo ucraino, ma all' amico Putin, con cui scambia lettere dolcissime.
Ci sarà un effetto politico, magari dilazionato nel tempo..
Ma ci sarà.
 
 
 

Esiste un luogo....

La foto non rende, eppure esiste un luogo, stretto tra Malpensa, le propaggini della campagna di Novara e di Busto Arsizio, dove il Parco del Ticino appare in tutta la sua bellezza e integrità.
Da ragazza Ticino per me voleva dire la corsa in moto con gli amici, le giornate passate sul greto del fiume bello e pulito, un po' pericoloso, ma dove tutti avevamo imparato a nuotare.
In età molto matura mi piacerebbe percorrerlo a piedi, e vederne specialmente la fauna.
Fedra ieri me lo ha fatto riscoprire, mi ha riportato "a casa", in un qualche modo, in questo grande polmone verde di roveri e gaggie che - ho scoperto ieri - l'Aereoporto d Malpensa vorrebbe ridurre e insidiare per aprire nuove piste.
Le popolazioni dei paesi intorno ne discutono e si oppongono.
Mi sa che hanno ragione.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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