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Anniversario del rapimento di Moro

By 16/03/2018Attualità
Voglio ricordare Moro con questa foto che ne rappresenta la personalità più vera, non con le immagini cruente del suo corpo martoriato in un bagagliaio.
Proprio del giorno del rapimento non ho alcun ricordo. Resta vivissimo invece, quello dell’assemblee nelle fabbriche, specialmente in Fiat, alla quale mi capitò di partecipare, come troppo giovane esponente della federazione del Pci di allora, insieme all’onorevole Bodrato.
Si percepivano sentimenti complessi nei lavoratori, di sgomento, di pietà, ma anche di rabbia assurda all’insegna della cultura “Né con lo Stato, né con le BR”.
Mi ricordo le tante discussioni in federazione, i presidi, le manifestazioni, e da qualche parte una grande foto (se la trovo la pubblico) della parte femminile di un corteo di solidarietà, dove reggevo, insieme ad altre due donne, un grande striscione dell’Udi (Unione Donne Italiane) di Torino.
Mi sconcerta, in questi giorni, vedere nelle trasmissioni de La7, questa allegra parata di terroristi assassini che ricostruiscono, con lievità da discorso storico, la loro strategia militare, i loro covi, i loro ammazzamenti.
Non riesco a concepire la riabilitazione su questo terreno.
Allora furono i democratici, gli operai come Guido Rossa, e i Pci di Berlinguer e di Pecchioli, a salvare l’Italia da un involuzione democratica e a difendere l’onore del movimento operaio italiano.
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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO