Caro direttore,
Confesso il mio stralunato stupore per aver sentito (forse caduto in un tranello giornalistico) il segretario del Pd escludere in diretta, davanti a milioni di elettori, Rosy Bindi e Massimo D’Alema dalle future liste per le elezioni europee. Ma gli interessati ne avevano fatto richiesta? E che senso ha questo fuoco di fila preventivo verso due illustri dirigenti del partito che forse hanno più di 35 anni ma il cui merito e la cui rappresentatività politica è fuori da ogni dubbio?
Credo che alle prossime elezioni europee dovremo presentare nelle liste una offerta politica varia e in grado di catturare tutti i segmenti dell’elettorato. La logica dell’esclusione, una offerta omogenea e più ristretta, produce meno voti.
Ma c’è un problema più sostanziale che è bene individuare subito. Il segretario non è il padrone del partito, non fa le liste. Le liste vengono composte con il dibattito democratico e il voto della Direzione. Sbaglieremmo se dessimo l’idea di un partito plebiscitario dove vale il concetto del vae victis segno foriero di sconfitte. Il Partito Democratico ha incorporato la sfida di far fruttare insieme il massimo della democrazia diretta degli elettori delle cariche monocratiche e insieme il massimo del riconoscimento del pluralismo interno. Pluralismo, non correnti di potere. Riconoscimento del merito, a prescindere dall’anagrafe.
Diamoci una norma di comportamento subito se no scivoleremo verso modelli fintamente decisionistici ma di fatto erosi all’interno da lacerazioni e divisioni profonde. Però, se si rivelasse troppo difficile rispettare lo spirito e la lettera del nostro Statuto, che io fra gli altri, nelle ultime assemblee nazionali, ho tenacemente difeso, per impedirne lo stravolgimento strumentale dell’ultima ora avanzo una modesta proposta: c’è il tempo di costruire con primarie tra gli elettori, circoscrizione per circoscrizione, la nostra lista per il Pd per le elezioni europee. Sceglieranno gli elettori democratici, con tanto potere di proposta e nessun potere di veto.
Cari Saluti
Magda Negri
Coordinatrice Segreteria PD Piemonte