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Magda Negri

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Ogni elezione ha la sua storia



Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

Gli immigrati sono una risorsa



Anche nell’ultimo documento di economia e finanza è affrontato il capitolo della sostenibilità demografica italiana, per gli sviluppi che ci auguriamo in tema di produttività. Ogni anno ribadiamo che ci vorrebbero 300.000 immigrati per otto anni per riequilibrare la caduta verticale della forza lavoro. Se l’economia riparte, l’Italia ha molta meno forza lavoro di altri paesi europei. Anche i drammatici fatti di questi giorni, dove si dimostra tanta disponibilità emotiva ma anche tanta incapacità a governare il fenomeno dell’immigrazione, inducono a questa riflessione: tra non molti anni l’immigrazione sarà regolata e tutti la vedremo come una risorsa per il paese.

Nuovo governo Renzi

La sostanza resta immutata: una vasta maggioranza istituzionale, in primis Berlusconi, con cui ci siamo impegnati a fare le riforme istituzionali e elettorale, la risicata maggioranza che Renzi eredita dal governo Letta, i vincoli di economia internazionale e l'urgenza di fare grandi e significative riforme in pochi mesi. 

Io sono tra quelli che ritenevano che sarebbe stato meglio fare un Letta bis - o un governo ponte - che facesse la riforma elettorale e poi andare a conquistare il governo con vere libere elezioni, con una maggioranza vera. 

Sarà molto difficile passare un anno, due o più con chi, come Alfano, si appresta ad allearsi col centrodestra per la battaglia finale. 

Comunque, così ha deciso la direzione, secondo me sbagliando. Speriamo di mettere tutte le energie intellettuali e operative per migliorare la situazione del paese.

Il 2014 che ci aspetta



Buone feste! Riposiamoci e usiamo questo periodo per riflettere.
Nel 2014 dovremo affrontare le elezioni europee molto difficili per la sinistra europea.
Probabilmente la situazione piemontese si accelererà: a fine febbraio i nostri consiglieri regionali si dimetteranno e avremo anche importanti elezioni amministrative.
Non credo ci saranno elezioni politiche: spero avremo il tempo per una adeguata riforma elettorale e istituzionale e per incisive iniziative sul mercato del lavoro, per riuscire a dare garanzie a chi perde la fonte di reddito, indirizzate a trovarne una nuova.
Buon anno a tutti!

8 dicembre: mancano 16 giorni



Un regolamento sbagliato, quasi criminogeno, ha potuto permettere la proliferazione indiscriminata degli iscritti di scopo. Questo non si ripeterà più, dal 2014 verrà applicato il regolamento nazionale sul tesseramento PD in modo rigoroso.

Ora dobbiamo metterci a servizio dell'appuntamento dell'otto dicembre. Non sediamoci sugli allori - ma neanche sulle nostre amarezze e stanchezza.

Ognuno deve mobilitarsi e informare sull'importanza delle primarie, con umiltà e spirito di servizio democratico. I cittadini hanno un grande potere sulla sinistra italiana, che mette al centro non solo i suoi iscritti ma anche i suoi elettori. Devono esserne consapevoli e poterlo esercitare.

Piemonte Economia in Crisi: seminario del 14 ottobre



Noi di Liberà Eguale Torino abbiamo deciso di approfondire nei mesi a venire le questioni socio economiche, istituzionali, di legge elettorale che riguardano la nostra regione. 

Il seminario di lunedì 14 ottobre è stato molto interessante: ne è emerso che il Piemonte è come un malato febbricitante, circondato da medici che hanno una relativa incertezza sulla diagnosi e una più seria incertezza sulla cura. 

I relatori hanno lavorato sulle analisi della Banca d'Italia del giugno 2013, sul Rapporto IRES del 2012, sulle ricerche dell'ufficio studio di Unicredit, sull'indice della  competitività fra le regioni europee redatto nell'agosto 2013 dalla competente commissione UE. 

Solo lo studio di Unicredit vede  segnali di ripresa e di speranza. Per tutti gli altri nella stanza del malato Piemonte sta calando molto buio che il drammatico debito regionale incupisce ancora di più. La discussione ha avuto toni di speranze neokeynesiane e ha ricercato strade diverse per favorire un sistema di imprese. 

Anche il miglioramento dei servizi socio sanitari non sembra migliorare l'indice delle diseguaglianze sociali e di classe… Ma non perdiamo l'ottimismo.

Perseguire il rafforzamento della democrazia - nonostante le spine nel fianco



Questo governo ha numerose spine nel fianco e non sarà facile ottenere risultati positivi. Però bisogna provarci in ogni modo. La relazione del presidente della Banca d'Italia ha ricordato come siano duri i vincoli economici e il fatto che noi siamo usciti dal procedimento di infrazione è stato accompagnato da raccomandazioni pressanti. I compiti a casa non finiranno per tantissimi anni. L'insieme delle tante cose su cui cui intervenire è un letto di locuste.
Legge elettorale e riforma costituzionale: sembra emergere la disponibilità a fare una legge elettorale a doppio turno di collegio sorretta da un semipresidenzialismo alla francese, con elezione diretta del Presidente della Repubblica. Se riusciremo, salveremo il bipolarismo e rafforzeremo la democrazia, altrimenti uno degli obiettivi del governo Letta sarà non conseguito.

Prima della direzione nazionale del PD



Domani ci sarà una direzione del PD importante. All'ordine del giorno le dimissioni del segretario Bersani: io penso che questa decisione debba essere mantenuta. Mi torna alla memoria quello che accadde nel 2001 quando Veltroni si dimise da segretario. La situazione era più tranquilla, andava a fare il sindaco di Roma. Fu creato una sorta di direttorio e così deve avvenire anche oggi. Credo che superato lo shock si possa cominciare a fare una riflessione seria.

La mia opinione è che arriveremo a metà aprile ad una soluzione che era già a portata di mano il 25 febbraio: l'alternativa era o un governo tecnico "del Presidente" o le elezioni. La situazione è ancora quella.

Quello che è accaduto di nuovo e inaspettato è stato lo show penoso del gruppo parlamentare PD: non si deve mai violare il principio di maggioranza. Puoi essere d'accordo o non d'accordo, ma se la maggioranza decide di votare un nome si vota. Dopo si apre magari la vertenza con i capigruppo ma in aula il principio di maggioranza salva il gruppo parlamentare. Ma era già tutto scritto, quindi non è il caso di agitarsi troppo.

Lavoro di mediazione per una pausa di governabilità



La diciassettesima legislatura si apre all'insegna della massima destabilizzazione. Mi auguro che i contatti in corso per la composizione delle presidenze di Camera e Senato consentano la nascita di un governo di scopo che almeno cambi la legge elettorale e traghetti con tranquillità il paese verso le prossime elezioni che potrebbero non essere lontane. Le aperture del PD verso il Movimento 5 Stelle, i montiani, il PDL, devono essere finalizzate ad uno scopo. Le urla giacobine di Grillo sono da respingere nel modo più categorico. Un buon lavoro di mediazione potrebbe aprire la strada ad una pausa di governabilità.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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