Gran giornata.. oggi.
Mentre l’Europa fatica a trovare una posizione comune sulle sanzioni e atti dissuasori necessari contro il governo Israeliano, il sud globale si riunisce, India compresa, dopo la rottura con Trump sui dazi, intorno all’Impero cinese e vi collabora per la nuova dottrina di sviluppo e sicurezza nel nuovo ordine mondiale.
Non posso che rimandare alle stimolanti analisi dell’Ispi.
Ma è certo che per il numero crescente dei paesi aderenti allo SCO, per la cooperazione primaria Cina/Russia, per le direttive ideologiche che sorreggono l’operazione, al di là degli interessi economici e commerciali, siamo di fronte a una strategia di carattere mondiale.
La Cina offre coscienza anticolonialista, ordine gerarchico e pacificante, sulla sorta del Confucianesimo e del ruolo del partito comunista, partito unico e partito stato.
Esalta il multilateralismo pacifico tra sistemi e stati politici diversi.
Esalta la sacralità dei confini esistenti.
Trova modo di richiamarsi al Trattato di Helsinki del secolo scorso.
Esalta e vuole rinnovare tutte le istituzioni sovranazionali a partire dall’Onu.
Chiama tutto ciò anti occidentalismo.
Trump cerca soldi, minaccia gli alleati storici, non ha nessuna visione di sistema se non
il dispiegamento di una forza brutale.
E noi, e l’Europa?
Mi sa che non potremo stare sempre sull’argine del fiume ad aspettare.
