Dicono che sono giorni che faranno la storia.
Bene…. se è così, questi giorni sono quelli dell’Europa finalmente in campo.. per la tenace iniziativa dei “volonterosi” europei e non solo, cui mesi fa gli stati e i partiti “sovranisti” guardavano con fastidio e irrisione…
Anche Meloni, stretta stretta solo accanto a Trump… ha capito che non poteva lasciare il posto del’Italia vuoto, pena l’irrilevanza prossima ventura.
Restano Salvini e Conte a non vedere la realtà nuova e a ripetere formule vuote sul bellicismo dell’Europa che non vorrebbe la pace.
Fa chiarezza la dichiarazione di Medvedev proprio in queste ore contro le richieste dei paesi “volenterosi” di cessare il fuoco.. garantire la massima sicurezza a Kiev e all’Europa stessa.. e di rispettare al massimo possibile il diritto internazionale.
Le questioni territoriali.. difficilissime e delicatissime, potranno rallentare o compromettere il negoziato avviato.
Kuleba propone addirittura di parlare di “zone grigie”, nè conquistate nè cedute.
Vedremo.
Ma il ruolo della nuova Europa, plasticamente a difesa di Zelensky nell’incontro di Washington, per il presente e per il futuro sarà indispensabile per governare il parziale disimpegno degli Usa e la costante pressione egemonica della Russia di Putin.
Ci vuol tempo per ricostruire un impero.. come la maglietta Cccp allegramente indossata da Lavrov ha annunciato.