Piove a dirotto e incomincio a rimpiangere l’accecante sole di Calabria.
Il ritorno è stato graduale.. si girella in Piazza d’Armi per vedere la Festa dell’Unità che sta sorgendo.. si danno i turni per il coccardaggio.
Si va a far visita agli amici che per problemi personali non hanno potuto lasciare Torino.. e a quelli (un po’ pigri) che si sono felicemente auto isolati nel profondo delle valli piemontesi.. ad esempio l’alta Val Tanaro, là dove il Piemonte incomincia a confondersi con la Liguria.
Ieri il treno del mare, nonostante il grigio e il vento, era straripante di giovani vacanzieri e famiglie con bimbi.
Zaini, calzoncini, trolley.. molti per terra, tutti verso Torino… e verso l’autunno.
Priola.. Garessio.. bellissime vecchie case con giardini un po’ trascurati ma affascinanti.
Ci sono molte persone anziane variamente originarie di questi luoghi.. che tornano tutte le estati.
I giovani abbandoneranno queste grandi case.. i vecchi e bellissimi mobili piemontesi.. i cimeli di famiglia ..
Restano gli ultimi custodi.
Io fra gli amici che tornano sempre.. e partecipano a ricostruire.. con mostre e iniziative, la memoria di questi luoghi.
Il centro di Ormea.. dove incontro il mio vecchio amico Giorgio Ferraris, amatissimo sindaco per la settima volta.
Il gran ponte sul Tanaro di Giugiaro.. inaugurato l’anno scorso dopo la piena del fiume che aveva distrutto quello storico.
A me è piaciuto molto… ma, come al solito in Italia.. la discussione continua..