Mai libro per le vacanze estive fu più azzeccato.
O il multeralismo e l’orizzonte del governo mondiale (ora drammaticamente in crisi) o l’inevitabile pulsione egemonica delle grandi potenze e l’inevitabile soluzione militare.
Straordinario studio dei conflitti fra le grandi potenze negli ultimi 2 secoli.
Appartiene alla scuola del “realismo offensivo”.
Antichi progenitori: Macchivelli e Lenin.
Troppo impegnativo sotto l’ombrellone.. ma alla sera .. sul terrazzo, prima di crollare… lettura storica entusiasmante.
Non so quali speranze o entusiasmi ci riserverà l’incontro Trump/Putin in Alaska.
Certo una soddisfazione ce la siamo già presa.
Noi europei abbiamo condizionato la piattaforma della trattativa con Putin.
Almeno così sembra.
Solo angoscia invece dal fronte Israelo palestinese e cresce l’immonda idea della deportazione “volontaria” in improbabili luoghi in Africa e in Asia.
Speriamo nel “realismo” delle potenze, anche regionali, per fermare questa spirale di guerre e di impotenza politica.
Ma se, come sembra dalle ultime affermazioni di Netanjahou, sta cambiando l’odg e il problema non è più la difesa sacrosanta dello Stato di Israele, ma il salto di scala, cioè la nascita di un nuovo Stato, la “Grande Israele” biblica sognata dal sionismo dell’estrema destra.. allora tutto cambierà.. in peggio e sotto i nostri occhi.