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Speriamo in un secondo tempo

Calenda dice: Ursula out.. e sembra il più infuriato.
Tutta l’opposizione italiana non fa sconti.
Il governo francese parla addirittura di sottomissione..
Mertz, che sembrava conciliante, esprime ora profonda insoddisfazione.. come Sanchez.
Il giudizio di Orban non conta, perché lui odia l’Europa, di cui pur fa parte, e non vede l’ora, come Salvini, di farla deflagrare dall’interno.
Tutto ciò detto 2 questioni meritano attenzione:
– 1: il Commissario europeo al Commercio ha detto che sono state le grandi imprese portatrici europee a volere ed accettare questo punto di caduta, i dazi al 15%.
Quindi si appalesa una natura ibrida dei soggetti trattanti: Commissione europea.. imprese, stati.
Un vero problema.
– 2: Solo il governo italiano esibisce ottimismo, soddisfazione da scampato pericolo.
Una vittoria senza combattere.. ma contemporaneamente si prepara a chiedere all’Europa compensazioni future per tappare le falle.
Prossimo terreno la Finanziaria.
La consumata abilità di Meloni di adattarsi.. sottrarsi.. diffondere a piene mani ottimismo sui futuri scenari, questa volta sarà messo alla prova.
Ma almeno non millanti le sue influenze presso Trump e l’Amministrazione Americana.. di aver salvato l’unità dell’Occidente e conseguenti amenità.
L’Europa ha chinato la testa di fronte alla forza arrogante di Trump.
Speriamo in un secondo tempo.

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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO