Mentre a Torino infuriava il temporale a Novara c’era un sole splendido, quasi estate.
Qui siamo al Circolo Arci della Bicocca.. sempre più bello ed accogliente.
Nato a metà del secolo scorso come circolo di contadini e operai socialisti, diventato poi luogo per le feste dell’Unità del quartiere.. teatro popolare, piola, etc.
Si mangia benissimo, con piatti tipici della “bassa”.
Molte Domeniche, da ragazze ventenni, almeno 2 delle mature signore in foto si trovavano al Circolo per organizzare la diffusione militante de “L’Unità”.
Tempi lontani…
Cespuglio grandissimo, bellissimo, davanti al cimitero di Novara, che per la prima volta ho visto in fioritura.
Fiori un po’ allungati, nessun odore.
Chiedo ai proprietari dei chioschi dei fiori (costosissimi) se sanno di che tipo di arbusto si tratti .. e mi rispondono con fastidio che non lo sanno.. anzi sarebbe meglio che non ci fosse, perché poi sfiorisce e sporca tutta la strada.
La vecchia storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
Via dell’Abbadia.. ma la vecchia Abbadia non c’è più.. da tanto tempo.
E non ci sono più le rogge, i campi larghi e distesi, i boschetti di rovo.
Le estati di noi bambini degli anni ’50 e primi ’60 erano tutte qui, libere e bellissime.
Stavamo nelle case dei nonni qui intorno e poi nel pomeriggio sciamavamo verso l’Abbadia .. che voleva dire giocare in campagna, bagnarsi i piedi.. cercare piccoli animaletti.
Niente Estate Ragazzi.. libertà assoluta del gruppo di monelli che ne combinavano di tutti i colori.
Impensabile oggi.
Formalmente i nonni ce lo impedivano, ma noi garantivamo che “saremmo stati attenti”.
Non ci è mai successo niente di male.
Con il senno di poi.. mi rendo conto che abbiamo rischiato molto.