Venerdì pomeriggio alla riunione di Libertà Eguale che si è tenuta a Torino, tutti i partecipanti – in particolare Massimo Negarville – hanno insistito sulla necessità di un sogno: il sogno di una nuova Europa, che accompagni la necessaria durezza delle politiche economiche con una rinnovata struttura politica.
Siamo forse stati nel nostro piccolo profetici perché i grandi d'Europa hanno lanciato la stessa idea: sabato 10 marzo è stato pubblicato contemporaneamente sui quotidiani Corriere della Sera e Welt un appello da parte del Consiglio Italiano del Movimento Europeo e del suo omologo tedesco, Europaisch Bewegung Deutschland.
Oltre a sottolineare l'esigenza di politiche per la crescita che accompagnino l'austerità e aiutino a superare la crisi di fiducia, l'appello sostiene la necessità di riaprire il cantiere della riforma dell'Unione europea, considerando indispensabile un'unione politica più forte e un rafforzamento della democrazia europea.
L'appello si conclude così:
Fra poco più di due anni, mezzo miliardo di cittadine e di cittadini europei andranno a votare per rinnovare il Parlamento europeo. Restituiamo loro il sogno di una società europea solidale, giusta e democratica.
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