Trovo bellissime le parole di Carla Nespolo, che antifascismo è prendersi cura della memoria del mondo, e le osservazioni politiche di Gentiloni e Bersani che la piazza di ieri non era solo della sinistra e del centro sinistra.
Nel corteo di ieri c’era l’ Italia dei valori costituzionali.
La memoria, la storia del paese, per non scivolare nell’ indifferentismo politico che tutto travolge.
119 piazze che hanno manifestato al mondo la forza della democrazia italiana, la capacità delle nostre forze dell’ ordine.
Complimenti al ministro Minniti.
Una cosa mi ha molto turbato. Io non sono religiosa ma vedere a Milano Salvini che sventola Vangelo e rosari non mi è sembrato una sgangherata imitazione degli americani ma una nuova oscenità, tutta italica.
Culturalmente violenta.
I governi non nascono dalle piazze, ma come dice oggi Gentiloni nelle piazze d’Italia si sono misurati i due scenari della società aperta e progressista e quello della chiusura rancorosa ..del ritorno al passato che non passa.
La scelta è tutta squadernata davanti agli elettori.
Vale la pena di lavorare fino all’ultimo.
Più il tempo passa più mi convinco che queste elezioni non sono uno stanco passaggio vreso un governo incerto, ma anche un confronto storico in un campo nuovo dopo la sconfitta del referendum.