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Magda Negri

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"Manifesto liberale"

Molto bello e utile questa testimonianza e di assunzione di responsabilità dei promotori, a Torino, del "Manifesto liberale".
Riconosco nomi di amici e compagni con cui ho condiviso riflessioni e battaglie.
Due notazioni a margine.
Il vuoto politico, che giustamente denunciano, deve essere colmato almeno in parte dalle forze politiche.. vecchie e nuove, impegnate a costruire l'alternativa a questa destra.
La critica al premierato meloniano non esaurisce il problema.
Ci sono, ad esempio nel dibattito pubblico, proposte di premierato di fatto non elettivo, che rinsaldino la responsabilità di indirizzo ed esecuzione del programma di governo fra elettori, partiti, leadership.
"Ulivo 1995 Tesi nr 1."
Terreno questo su cui i democratici e i liberali si sono sempre mossi con autorevolezza.
 

Il fascino di Palazzo Chiablese

Visita alla mostra del Guercino.
Palazzo Chiablese.
Il Santo padre…. 1646.
Potrei dire.. attualizzando il concetto… ecco l’origine del patriarcato.
 

Cuperlo: “Sedi svuotate e partito in mano agli eletti. Ricostruiamo il Pd per salvarlo”

Interessante e degna di una vera attenzione questa intervista a Gianni Cuperlo.
Voglio però aggiungere alcune considerazioni per non fermarci solo all'esortazione e al volontarismo.
La preferenza unica, o la doppia preferenza di genere, cioè il sistema elettorale diffuso per comune e per regione, necessariamente seleziona gli organizzatori di preferenze, che si consolidano ad elezione avvenuta.
Basta guardare quello che sta avvenendo in questi giorni nelle regioni e comuni che vanno al voto.
Non so se bene o male, comunque è un fatto.
Il partito è senza dubbio oggi in mano agli eletti.
Ma tutto questo è inevitabile?
Certamente no, basta applicare lo statuto del PD, che radica un partito organizzato e, insieme, di opinione... mobilitando grandissime energie.
Il nostro statuto prevede:
1 - la conferenza annuale di programma, mai fatta da nessun gruppo dirigente;
2 - regolari referendum tra iscritti ed elettori su svariati temi e potenzialmente larghissimi, mai fatti e nemmeno mai prodotto il regolamento;
3 - non solo per organismi dirigenti e cariche elettive le "candidature di area", ma anche le auto candidature... credo siano state pochissime e questa pratica non è stata incoraggiata;
4 - la cura dell'album degli elettori, cioè quella cerchia ancora vasta di simpatizzanti che votano le primarie del PD per il segretario nazionale.. ancora nel 2023 furono un milione. Qui c'è un problema particolarissimo: perché successive leggi sulla privacy e regolamento europeo ne impediscono la fruibilità.
È come se questa energia si materializzasse nel giorno delle primarie e poi diventasse carte chiuse nei pacchi messi in cantina.
Qui occorre un intervento legislativo o interpretativo per non azzerare questo immenso lavoro.
5 - fondazione culturale: all'inizio della vita del PD pensammo a rapporti federativi e liberi, con molti centri e Fondazioni culturali, poi col passare degli anni pensammo a una fondazione unica... non si sono visti grandi investimenti e/o grandi risultati.
Ha ragioni Gianni a dire che le correnti sono normali in un partito democratico, se producono idee e confronto culturale.
Ma guardando in ottica comparata, i convegni e le prese di posizione, quale è la specificità culturale dei singoli rappresentanti?
Sicuramente per alcuni di essi si, ma per la maggior parte si tratta di sole aggregazioni di potere intorno a eletti che naturalmente cambiano di volta in volta.
Ha ancora ragione Cuperlo quando, parlando delle nostre correnti, dice che "il punto è fissare delle regole, che siano in grado di pesare il loro consenso reale".
Faccio un esempio: su una federazione media di 5000 iscritti, quanti di essi si riconoscono con un'appartenenza che io chiamerei "di doppia tessera"?
Certamente non tutti, e gran parte del partito si riconosce in una militanza libera o anche culturalmente orientata, ma che non rivendica ragionieristiche rappresentanze.
E infine una questione molto dura, ma precisa.
Gianni Cuperlo propone una rappresentanza degli organismi dirigenti (assemblee e direzione) che non superi la metà dei membri che rivestono cariche istituzionali: proposta sensata.
C'è anche un altro problema: gli staff di segreteria dei segretari non devono coincidere con esponenti degli staff dei parlamentari e dei consiglieri regionali, perché in questo caso sarebbero, questi ultimi, a indirizzare precipuamente l'agenda politica... al di là delle migliori intenzioni.
Verini, in una recente intervista, ha proposto che, nelle municipalizzate, i sindaci non nominino ex eletti o dirigenti politici di primo piano.
Per ciò che riguarda gli ex eletti è già normato da una legge nazionale, che prevede un distanziamento di alcuni anni.
Per ciò che riguarda i politici come segretari, dovrebbe essere avvertenza massima dei partiti per non esporre gli stessi a possibili conseguenze.
In sintesi, dobbiamo purtroppo concludere che c'erano e ci sono tutti gli strumenti e le regole per rendere viva una democrazia partecipata nei partiti e nel Pd, che difende ancora le sue caratteristiche di partito di popolo e non di partito personale.
Anzi, paradossalmente, siamo il partito che ogni due anni circa decapita il re, mentre i baroni prosperano in lontani territori.
 

Pomeriggio di sole a Torino...con Pirandello

 
Oggi pomeriggio dopo tanto tempo a teatro.. al Carignano.
Difficile cimentarsi con Pirandello.. ma ci ho provato.
 
 
 
Trionfale il centro di Torino oggi, travolto da una folla di giovani e non solo con abiti estivi.
Palazzo Carignano restaurato rimanda nel sole colori smaglianti.
Amici, ex.. ex Pci, raccolgono, vicini al Museo Egizio, le firme per la lista di Santoro, “Pace terra dignità”.
Scopro, fra i militanti, ragazzi di insospettabili famiglie borghesi moderate.
I figli si autonomizzano.
Bel segno.
Li aiuto anche con la mia firma.
Ho organizzato tanti referendum.. conosco la fatica della militanza.
 
 

Certo che sarebbe bello avere un giardino..

Da tanti anni le mie rose gialle fioriscono tutte insieme.
Sono tanto belle.. ma fragili .. perdono subito i petali.
 
 
Certo che sarebbe bello avere un giardino..
 
 
Ma visto che ci metto 3 ore per sistemare semplici piante grasse.. spostare grossi vasi.. spruzzare con ogni tipo di disinfettante le foglie della nuova rosa, che comunque si ammalano sempre.. insomma a gestire piante che fanno tutto da sé come i piccoli ulivi..devo concludere che il giardino è troppo per me.
Comunque l’ulivo in fondo all’angolo era un bonsai, comperato nel 1995 in una delle prime manifestazioni prodiane dell’Ulivo.
C'era anche una bella tazza.. ma si è rotta dopo tanti anni.
Il piccolo bonsai invece è diventato un bell’alberello.. della speranza.
 

Il pericolo dilaga...

Sono quasi le 5, e da 2 ore seguo su rainews24 l’attesa ritorsione iraniana su Israele, dopo l’assalto all’ambasciata iraniana a Damasco.
Per noi, piccoli spettatori occidentali della tragedia medio-orientale, queste centinaia di droni e di missili balistici e da crociera scagliati su Israele sembra un film.
Eccezionali capacità di difesa di Israele, con l’aiuto di Usa e Inghilterra.
Quasi tutti i missili intercettati e distrutti.
Si susseguono gli inviti a cessare le azioni belliche da parte di Biden.. ONU..
Non ho ancora sentito appelli dell’Unione Europea.
Si susseguono commenti di strateghi e analisti.
Nessun commento finora da parte della Federazione Russa e della Cina.
Ma il loro appoggio a Teheran è noto.
Si apre un giono amaro e pieno di pericoli.
Continua il film sugli schermi delle nostre TV.
Continua la nostra impotenza.
Un pensiero ai nostri militari della missione Unifil in Libano, che avevo visitato nel 2011 in una delegazione della Commissione difesa del Senato.
Adesso sono davvero a rischio.
 

"I pensieri lunghi"

Credo si possa rivedere in diretta.
Nella mia relazione ho tentato di ripercorrere gli anni cruciali dal Congresso di Firenze del Pci del 1986, che sancì la fine del centralismo democratico, alla formazione del PDS nel 1991 ai Ds nel 1996, fino alla costituzione del Pd nel 2007.
Ho cercato di esaminare le modifiche statutarie ed organizzative nel farsi del nuovo soggetto della sinistra italiana, nella crisi della prima repubblica, il nascere del bipolarismo etc.
Tutto per tener fede all’impegno, che fu anche del Pci, del partito come "democrazia che si organizza".
Siamo ormai storia.. un’evoluzione di più di 30 anni.
I giovani studiosi dell’Istituto Gramsci avranno materia su cui lavorare.
 

https://www.youtube.com/live/J1n27pza_WM?si=pvNauI97Q-Qvc7CD 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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