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Magda Negri

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All’inaugurazione dell’anno giudiziario a Torino,  venerdì scorso,  alla quale ho partecipato, se non fosse stato per l’intervento di Caselli che ha documentato il basso uso delle intrercettazioni da pare della Procura di Torino per la costruzione delle indagini e la ricerca delle prove, criticando la degenerazione di settori della magistratura, l’evento quest’anno sarebbe stato un po’ sottotono.

Caselli ha anche messo in guardia il Governo dalla possibilità di distruggere del tutto  lo strumento dell’intercettazione, come strumento di indagine. Il Guardasigilli Alfano ha mandato solo un funzionario a leggere un rapporto di ordinanza. Le riflessioni sulle disfunzioni della Giustizia a Torino si sono concentrate sulla mancanza di cancellieri e di personale amministrativo, sulla polverizzazione delle sedi. Questa sensazione di tono minore è del tutto simile con  l’atmosfera nella quale al Senato questa settimana è stata commentata la relazione di Alfano sullo Stato della Giustizia.

Nell’infinita e pluridecennale diatriba tra magistrati, avvocati, politici, giuristi, il grande scandalo del pessimo funzionamento della Giustizia, della lunghezza dei processi, e della loro prescrizione  (civile  5/8 anni, penale oltre 10). Insomma, la grande questione sociale della giustizia negata ai cittadini italiani non riesce a prendere la centralità  che le spetta nell’agenda pubblica . E il cumularsi di riforme sbagliate o irrilevanti o contraddittorie o solo corporative sta estenuando ogni vera possibilità riformatrice del nostro sistema della Giustizia.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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