Grande scelta
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- Creato: Mercoledì, 13 Marzo 2024 21:13
Forse sono un po' ingrassato.
Sempre sul letto a controllare la mia umana e solo qualche giro per le scale.
Ma forse con la bella stagione avrò qualche regalo.. per esempio un collare con GPS
per fare qualche giro..
E se non trovo la strada di casa?
Verranno a ritrovarmi.. sono sicuro..
Come fanno senza di me?
Cose che succedono agli insonni.
Accendere la TV verso le 3 del mattino e incontrare Joe Biden che fa il discorso sullo stato dell’Unione davanti al Congresso.
Discorso formidabile, nella sua semplicità e concretezza.
Ne parleranno diffusamente i giornali e i social oggi.
Mi ha particolarmente colpito la coerenza e la gerarchia degli obiettivi.
Dai diritti individuali
e delle donne, come aborto e maternità assistita... a quelli sociali, alle tasse da aumentare, alle grandi corporations e ai mille miliardari.
Forte determinazione di un autentico progressista che ricorda le sue origini operaie e dice che gli operai hanno costruito l’America.
Netta la difesa dell’Ucraina, la soluzione per Gaza e il futuro della Palestina.. confortante la posizione sulla Cina, con la quale promette un futuro di competizione e non di conflitto.
Nel momento più crudo della crisi della democrazia americana il discorso di Biden è un atto di fede nei valori della libertà e della tenuta dei valori liberali in un mondo che vede crescere autoritarismi e fondamentalismi.
Termina con un appassionato "Nothing".
Nulla può essere precluso alla nazione Americana.
C’è forse un po' di retorica e molto pathos nella chiusura di questo grande discorso.
Ma come si fa a negare a un vecchio combattente di gettare il cuore oltre l’ostacolo nella sua ultima battaglia?
No, non si può.
Come ha detto Biden.. la Storia ci guarda.
Messaggio chiaro..
Adesso basta leggere, occupati di me.
E resta incompiuto l'esame dei più importanti provvedimenti legislativi dei 5 anni di opposizione del Pd.
Quando Bart si addormenta.. riprendo.
Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.