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Creato: Giovedì, 25 Aprile 2024 21:40
Esserci.. comunque.
Mai mancato un 25 Aprile.
Per quel poco o molto che ciascuno di noi può fare.
Torno dalla bella manifestazione del 25 Aprile di Torre Pellice e mi coinvolgono le immagini della grande manifestazione e di Milano.
Milano, la città dei miei studi giovanili.. delle mie prime grandi manifestazioni.. non indenni da atti di violenza subita.
In questo caso non mi stupiscono le posizioni dei Carco dei Sindacati di base o di altri gruppi antagonisti.
Mi interessa molto capire l'orientamento di fondo della protesta giovanile studentesca.
Mi sembra di capire, in analogia con il movimento in America, che la posizione del "cessate il fuoco, liberate gli ostaggi.. 2 popoli 2 stati" stia evaporando nelle coscienze e nei propositi politici del Movimento "From the river to the sea”: vuol dire cancellazione dello Stato di Israele.
La posizione di Hamas e dell’Iran… Non so se ne siano del tutto consapevoli.
Comunque una scelta.
Per quanto riguarda l’Italia vedo che giovani arabi di seconda o terza generazione trovano ora nella causa palestinese una ragione di identità e di riscatto.
È il loro Vietnam..
Discutiamone.
Intere generazioni di giovani intellettuali occidentali non cercano una soluzione politica ma una vendetta.
Come Netaniahou.
Ritorna in grande l'antisemitismo.
Discutiamone.
Ieri a Torre Pellice.
Ci incontriamo tutti gli anni al 25 Aprile.
Diverse ragioni ci collegano a quel luogo.
Nell’ordine: una presente e futura, brillante consigliera regionale, una tenace giornalista e scrittrice, una futura - spero- sindaca, una ex parlamentare, ma non ex militante del Pd.
Vediamo alla lunga chi vince la partita politica italiana.
Come dice Guccini è già molto importante durare.
E passare il testimone fra le varie generazioni.. aggiungo convintamente io.
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Creato: Mercoledì, 24 Aprile 2024 23:24
E bravi.. anzi bravissimi quelli di RAI News, che mi regalano alle 4e30 un bellissimo risveglio con un servizio dedicato alla Resistenza a Torino, con i giovani del Polo del 900 e del Museo Diffuso della Resistenza.
Hanno convertito la trasmissione "Cammina Italia", che accompagna gli spettatori tra bei borghi dimenticati, in un cammino storico fra i luoghi della Resistenza nel torinese, dal Martinetto ai vari cippi presenti nella città.
Intervista anche a Nino Boeti.
Sapete chi era Undici?
Era un ragazzino di 11 anni di Givoletto, chiuso insieme ai suoi fratelli partigiani in una fattoria e attaccati dai nazisti italiani.
Quando finirono le munizioni decisero di mandare il ragazzino con un bastone e la sua maglietta bianca come bandiera di resa.
Non si poteva mitragliare un ragazzino.
Invece lo fecero.
C’è una grande lapide per lui a Givoletto.
Sapete quanto fu coraggiosa la resistenza dei "femminielli” di Napoli (le attuali trans) nelle 4 giornate della liberazione di Napoli?
Oggi hanno vandalizzato la loro lapide.
Come le lapidi a Milano, che ricordano a Rogoredo gli scioperi alla Radaelli del '44 e i nomi degli operai arrestati e mandati a morire in Germania.
C’è un gruppo di ragazze, giovani restauratrici, che con spazzole e attrezzi riportano a nuova vita e leggibilità i nomi di quei cittadini eroici.
Ritroviamo questo servizio di RAI News... facciamolo vedere ai ragazzi e anche ai meno giovani.
W la Resistenza.
W il 25 Aprile di tutti i democratici.