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Magda Negri

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La lettera "appello" a Calderoli pubblicata su Il Sole 24 Ore - 16 Gennaio 2009. Lettera dei senatori Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd, Luigi Zanda, vicepresidente vicario, Nicola Latorre, vicepresidente.

Caro Direttore, Con questa lettera, che il suo quotidiano gentilmente ospita, vogliamo rivolgerci al Ministro Calderoli, in quanto rappresentante del Governo e di tutta la sua maggioranza e protagonista, insieme al Ministro Bossi, del confronto politico (positivo su taluni aspetti del provvedimento) tra maggioranza e opposizione.


La rilevanza della materia, la qualità franca dei rapporti parlamentari intercorsi in queste settimane e la convinzione che occorra fare tutto il possibile per giungere ad un testo sul federalismo fiscale quanto più largamente condiviso e realmente utile al paese, ci inducono a riassumere con questa lettera le questioni che riteniamo di maggior rilievo e che consideriamo irrisolte nel testo del disegno di legge:


1) Il federalismo fiscale ha senso solo se è parte di un disegno ampio di riforma delle istituzioni. Va preso quindi l`impegno formale che la discussione parlamentare sul disegno di legge sia contestuale a quella della Carta delle autonomie locali nel cui ambito vanno riportati gli articoli con contenuto ordinamentale oggi inseriti all`interno del disegno di legge sul federalismo fiscale (città metropolitane, funzioni degli enti locali, Roma Capitale);


2) il Governo a tutt`oggi non ha ancora fornito alcuna simulazione di carattere quantitativo né sulle poste finanziarie coinvolte, né sugli effetti che il federalismo fiscale, così come è stato concepito, è destinato a produrre sull`ordinamento contabile e finanziario dello Stato e degli enti territoriali. Manca, quindi, ogni base informativa utile a valutare l`effettivo impatto della riforma sulla spesa pubblica: il gruppo dei Senatori del Partito Democratico non considera possibile l`approvazione da parte del Senato di una legge delega di tale rilievo economico ed istituzionale senza la disponibilità di adeguate basi informative e senza piena responsabilità del Ministro dell`Economia;


3) l`ampiezza della delega, assieme all`importanza e alla delicatezza dei suo oggetto, rendono necessario attribuire poteri più penetranti per l`esercizio delle funzioni demandate alla Commissione parlamentare per l`attuazione del federalismo fiscale;


4) si ritiene indispensabile che il recepimento - tra i principi della delega di cui all`articolo 2 del disegno di legge - del 4 °comma dell`articolo 119 della Costituzione, concernente il finanziamento integrale da parte dello Stato delle funzioni attribuite agli enti territoriali, sia assolutamente esplicito e inequivoco;


5) è necessario l`inserimento del trasporto pubblico locale e dell`edilizia scolastica tra i livelli essenziali delle prestazioni di cui all`articolo 6;


6) il disegno di legge deve contenere indicazioni chiare sul carattere verticale dei metodo di perequazione a favore delle Regioni più deboli;


7) è necessario verificare l`assoluta chiarezza dell`indicazione normativa che dall`introduzione del federalismo fiscale non potrà derivare, nemmeno nella fase transitoria, l`aumento del carico fiscale sui contribuenti;


8) le norme sulla Commissione paritetica per l`attuazione del federalismo fiscale e sulla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica vanno completate con indicazioni più precise sulle procedure che dovranno essere utilizzate per la loro composizione e per il loro funzionamento.


Segnaliamo infine che a tutt`oggi i Comuni non sono stati ancora risarciti (nemmeno con l`ampliamento delle loro autonomie) per la sottrazione delle risorse dovuta all`abolizione completa dell`ICI sull`abitazione principale. È incomprensibile che questa grave penalizzazione dei Comuni avvenga contestualmente al dibattito sul federalismo fiscale. E, per di più, in presenza di un ordine del giorno approvato in Senato con il quale il Governo ha assunto l`impegno di compensare i Comuni per le risorse mancanti. Ci auguriamo che su questi punti - che riteniamo decisivi per la definizione del nostro orientamento di voto - il prosieguo del dibattito parlamentare sia, come finora è stato, proficuo, veda pienamente protagoniste tutte le forze rappresentate in Parlamento e registri quell`ampio consenso necessario su questioni di tale rilevanza e su altre che seguiranno, a partire da quella relativa all`attribuzione allo Stato di competenze esclusive in materia di energia e grandi infrastrutture.
 

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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